Un esposto in Procura per denunciare le carenze di personale e la disorganizzazione dei reparti, denunce tra medici risolte dinanzi ai Carabinieri, pazienti dirottati verso gli altri ospedali della provincia di Salerno. E’ il caos al Luigi Curto di Polla. E a denunciarlo sono gli stessi dottori che hanno presentato l’ennesimo esposto in Procura per far capire che i medici mancano, e che questo si riflette su tutti i reparti ai danni dell’utenza. La situazione più grave presso il Pronto Soccorso e il reparto di Fisiopatologia respiratoria dove è rimasto un solo dirigente medico. A dar loro man forte c’è il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Sergio Annunziata che, dopo gli ultimi avvenimenti, ha chiesto al manager dell’Asl salernitana, Antonio Squillante, l’invio di una commissione di controllo su quanto sta accadendo al Curto e, addirittura, il commissariamento tecnico-organizzativo dell’ospedale, come già avvenuto per Eboli. Perché, anche se Annunziata striglia pure i medici, il suo biasimo , allineandosi in ciò con i dottori, è soprattutto nei confronti del Direttore Sanitario del nosocomio, Nunzio Antonio Babino. “Al di là delle difficoltà proprie del momento e delle carenze di personale- ha detto Annunziata- è impensabile che due medici che hanno un contenzioso non se la vedano tra loro , riferendo al direttore sanitario, ma scelgano di rivolgersi ai Carabinieri. E’ chiaro che ci sono delle mancanze nella gestione del presidio. E’ ora che chi organizza venga sostituito. Se non si è in grado di far rientrare nei ranghi i medici e metterli in condizione di lavorare, nonostante le difficoltà, allora vuol dire che il presidio va commissariato”. A chiedere la testa di Babino sono anche i medici, i quali lamentano che non è solo questione di numeri. “Ci sono già delle carenze – dicono- non si possono fare assunzioni, ma almeno non bisogna permettere ai medici che ci sono di andare via, visto che poi non verranno sostituiti” L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato poi l’ordine di servizio firmato da Babino in base al quale non deve essere praticato “l’appoggio” ai pazienti. Cioè se il reparto di competenza non ha posti letto, il paziente non va sistemato presso un altro reparto del presidio e ugualmente curato dai medici di riferimento ma deve essere trasferito in un altro ospedale. Proprio per questo recentemente un ragazzino di Caggiano che doveva essere operato di appendicite, per assenza di posti letto a Polla, è stato spostato a Sapri, con tutti i disagi per la sua famiglia costretta a spostarsi per assisterlo e la precarietà del trasferimento, che avviene spesso con un’ambulanza senza medico e non organizzata per le cure necessarie durante il trasporto. Ora forse già nei prossimi giorni potrebbe arrivare la commissione di vigilanza, ma i medici del Luigi Curto avvertono: “Che sia una commissione di esperti e tecnici, non composta dai soliti che vengono da Salerno e che fanno finta di non sapere. Speriamo non sia una presa in giro in cui controllori e controllati siano la stessa cosa”. Comunque sia almeno una cosa è certa: sulle responsabilità del Direttore Sanitario, politici e medici del territorio, sono d’accordo.
Daria Scarpitta