Via l’impressionante cumulo di alghe dalla spiaggia del porto turistico di Agropoli. E’ questo l’appello lanciato dai residenti dell’area, al governo cittadino, e per smuovere le acque non si sono risparmiati dall’avviare una vera e propria petizione popolare. La situazione è diventata ormai insostenibile e per molti l’enorme montagna vegetale, così l’hanno ribattezzata i residenti, rischia di danneggiare seriamente oltre l’immagine anche l’economia turistica locale, poiché rende impraticabile una delle spiagge più suggestive. Un insulto, dunque, alla bellezza dei luoghi, ma anche una spada di Damocle che pende sugli operatori turistici. Un problema davvero sentito tant’è che in pochissimo tempo, la petizione popolare è stata già sottoscritta da centinaia di persone; un’adesione massiccia che certo non è passata inosservata al sindaco Franco Alfieri, “ le alghe, ha detto, sono considerate rifiuti e smaltirle comporterebbe una spesa pari ad un milione di euro”. Una spesa di non poco conto che ad oggi il governo agropolese non può sostenere, e “per questo, ha fatto sapere il primo cittadino stiamo cercando e valutando soluzioni alternative”. Tra le ipotesi prese in considerazione dal governo cittadino c’è quella di trasformare le alghe in fertilizzante vegetale e per questo è stato avviato un dialogo con alcuni esperti, tra i quali quelli della facoltà di Agraria dell’Università di Napoli”. Potrebbe essere questa una valida idea che trasformerebbe un problema in una risorsa; intanto, pare che, anche alcuni importanti operatori turistici della zona si siano fatti avanti per collaborare attivamente alla risoluzione del problema, prima della prossima stagione estiva.
Roberta Cosentino