Il Governo dimentica i siti archeologici e il Cilento si ribella via web. Dopo il crollo di un muro degli scavi di Velia, è scattata una petizione online indirizzata al ministro della Cultura Dario Franceschini, al quale si chiede lo stanziamento di finanziamenti per l’area archeologica, messa a dura prova dalle piogge di questi giorni che hanno distrutto uno dei punti principali dell’antica Elea. Il crollo, avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 marzo, ha interessato un muro occidentale di quella che viene definita l’Agorà, causando un danno notevole alla patria di Parmenide e della filosofia della Magna Grecia, che come Pompei, dunque, si sta sbriciolando, a causa delle scarse risorse economiche. Personale insufficiente ma sopratutto mancanza di fondi – spiegano dalla direzione degli scavi archeologici- aggiungendo che allo stato attuale è già un miracolo che si riesca ad effettuare la manutenzione ordinaria. “I fondi alla regione Campania sono arrivati- ha detto Giuseppina Bisogno, direttrice dell’area archeologica- ma Paestum, Velia e la Certosa di Padula, rimangono escluse”. Il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, ha firmato infatti il decreto che autorizza 46 nuovi interventi di restauro nelle regioni dell’Obiettivo convergenza. Ma nell’elenco non c’è la provincia di Salerno. “Lo stato di abbandono in cui versano i siti è dunque destinato a persistere? Al momento – conclude Bisogno- possiamo solo mettere in sicurezza quell’ area. Poi sperare che smetta di piovere ” .
Caterina Guzzo