Tre sono rimasti con la bocca cucita, uno ha deciso di vuotare il sacco, chiarendo tutti i punti della vicenda che lo vede coinvolto. Sono i quattro presunti responsabili del sequestro, seppur lampo, di Pietro Roviello, , ingegnere e titolare del Centro Calcestruzzi di Centurano in provincia di Caserta; un’azione che secondo quanto ricostruito dagli inquirenti fu ordinata da Antonio Grassano, imprenditore 41enne di Montesano sulla Marcellana che intese così rivendicare il debito di oltre 200mila euro maturato nei suoi confronti dall’azienda dei Roviello. I quattro, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di sequestro di persona e di minaccia aggravata, e per questo raggiunti dalle ordinanza di custodia cautelare emesse dalla procura della repubblica presso il tribunale di Cassino, nelle ultime ore sono stati sottoposti ad interrogatorio. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere il presunto mandante, Antonio Grassano, titolare della Gracocem di Padula, un suo collaboratore Donato Anzillotti , 51enne di Mangone, in provincia di Cosenza, Antonio Parise, 39 anni di Cosenza e Canio Lancellotti , 30enne di Moliterno … quest’ultimo difeso dall’avvocato Franco Maldonato ha scelto di rispondere alle domande gli postegli dal giudice. (…) Secondo gli inquirenti i quattro dopo l’input lanciato da Grassano, pianificarono il sequestro di rovello. Con una scusa, il 24 gennaio dello scorso anno, lo invitarono a Cassino, ma giunto lì, l’imprenditore, si trovò di fronte ad un’amara realtà. Gli uomini ingaggiati dal valdianese dopo averlo minacciato con una pistola in pugno lo immobilizzarono e lo condussero a Siena. Giunta nel capoluogo toscano la banda organizzò un incontro con il fratello della vittima, Franco Roviello, un medico, un oncologo di fama internazionale e socio alla pari nell’azienda di calcestruzzi. Dal professionista i rapitori pretesero garanzie sull’estinzione del debito e ottenutele rilasciarono Pietro Roviello. Avviate le indagini, gli autori sono stati identificati e arrestati.
Roberta Cosentino