La primavera 2014 fa fatto ingresso nel migliore dei modi. Sole, calde temperature, mare calmo e alberi fioriti. Un bello scenario che è servito a caricare gli operatori turistici che tentano di riorganizzarsi, anche se lentamente, per la prossima stagione estiva e chi vuole rischiare anche per le imminenti vacanze di pasqua, che quest’ anno capiteranno ad aprile inoltrato, il 20 e il 21. La bella giornata di inizio primavera non è però sufficiente ad invertire le tristi prospettive per il comparto turistico in costiera cilentana per i mesi di luglio e agosto.. prospettive che restano quelle di sempre: riduzione delle prenotazioni nelle strutture ricettive per la crisi economica ma anche per l’atavica assenza di servizi e infrastrutture adeguate, a partire dalla viabilità per la quale rimane solo sperare, sperare che le strade abbiano terminato di franare altrimenti il Cilento in particolare, sarà inaccessibile con l’auto, con gravissime ripercussioni sull’afflusso turistico. Il tratto Prignano-Agropoli della cilentana non riaprirà per l’estate e solo questo basterà a far ridurre il numeri degli arrivi in costiera. Per tentare di migliorare la mobilità verso il territorio del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano la Regione Campania sta pensando di riattivare il Metrò del Mare. Una soluzione che chiaramente non andrebbe a risolvere il problema ma in qualche modo offrirebbe un’alternativa alle strade dissestate, al turista che decide di visitare il Cilento. La discussione per la riattivazione del metrò del mare sarà affrontata lunedì prossimo a Napoli presso la sede della regione. Al tavolo dei lavori saranno presenti gli assessori regionali e provinciali al turismo e ai trasporti e i sindaci di Sapri, Centola, Casal Velino, Pollica, Castellabate e Agropoli. Lo scorso anno nonostante le sollecitazioni dei comuni il metrò non prese il largo. Resta da vedere se per l’estate 2014 si troveranno i fondi per rimetterlo in mare.. Sempre che sia più utile utilizzare i soldi per ripristinare le vie del mare e non quelle terrestri.
Antonietta Nicodemo