Presso la Procura della repubblica di Lagonegro sono al vaglio del giudice per le indagini preliminari le richieste di dissequestro avanzate dai titolari dei cinque cantieri navali di Sapri finiti sotto i sigilli. Fino a questa mattina il Gip si era pronunciato soltanto su due delle cinque richieste depositate dagli avvocati che hanno assunto la difesa delle dieci persone indagate. Una delle due è stata respinta l’altra invece è stata accolta ritenendo che non vi siano elementi per cui sia necessario tenere in cantiere sotto sequestro. In questo modo lo stabilimenti che ha vinto la causa davanti al giudice può rimuovere i sigilli e tornare a svolgere le proprie attività mettendosi, però, in regola con le norme in materia di sicurezza sui luoghi pubblici e di smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Norme che i cinque cantieri navali sapresi finiti sotto inchiesta non avrebbero rispettato a danno, secondo quanto accertato dai carabinieri della locale compagnia, dei lavoratori impiegati nei capannoni e dell’ ambiente. Nelle prossime ore il Gip dovrebbe pronunciarsi anche sulle altre tre richieste di dissequestro. Al di la se saranno accolte o meno per gli indagati andrà avanti la procedura penale per i reati contestatigli. “ E’ un brutto colpo per l’immagine della nostra città “ afferma il sindaco Giuseppe Del Medico “ perché l’economia locale viveva anche di nautica“ sono convinto – aggiunge – che quanto accaduto sia il frutto della grossa conflittualità che vige da tempo tra gli operatori impegnati in questo comparto. Una conflittualità scaturita dalla decisione della regione Campania di conservare il monopolio del servizio nautico al porto “.
Antonietta Nicodemo