Il vertice in Regione sulla possibile attivazione del Metrò del Mare in costiera cilentana si è concluso con un nulla di fatto. Il governo campano attraverso l’assessore al trasporto e quello al turismo ha espresso la volontà di riattivare le vie del mare da Agropoli a Sapri ma non dispone dei fondi per ripristinare il servizio. La spesa da sostenere per i prossimi tre anni si aggirerebbe intorno ai 700 mila euro. Ai sindaci presenti all’incontro è stata chiesta una compartecipazione alla spesa. La maggior parte degli amministratori comunali hanno risposto picche ma si sono dichiarati disponibili a garantire agli utenti degli aliscafi i servizi di accoglienza e di assistenza. Un faccia a faccia che alla fine è servito alla regione soltanto a comprendere che in questo caso non può contare sull’aiuto economico dei comuni e che per riattivare le vie del mare nel Cilento deve sperare soltanto nel contributo della Provincia o del governo centrale. “ E’ chiaro che siamo in ritardo sulla tabella di marcia – afferma il sindaco di Casal velino Domenico Giordano – ma se c’è veramente la volontà politica per ripristinare l’importante servizio è probabile che si riescono a reperire i fondi necessari “ . “ Spero che la regione individui la giusta soluzione” ha dichiarato il sindaco di Centola Carmelo Stanziola “per il Cilento il ripristino delle vie del mare è un’esigenza, perché contribuirebbe ad alleviare i disagi causati dalle drammatiche condizioni in cui versano le nostre strade “ . Per il sindaco di Sapri Giuseppe del Medico è già troppo tardi per ragionare sulla riattivazione degli aliscafi “perché il metrò possa prendere il largo dal 15 giugno al 15 settembre come è nelle intenzioni della regione, è necessario – precisa – che entro una settimana venga stabilito chi stanzia i fondi e chi deve occuparsi della gara d’appalto“. Ora il governo campano ha il compito di individuare il percorso da intraprendere per raggiungere l’obiettivo che si è posto. Un obiettivo che non riuscì a centrare lo scorso anno. Nel 2013 gli aliscafi non servirono la costiera cilentana.
Antonietta Nicodemo