E’ stata rinvenuta in un negozio di Villammare la refurtiva del colpo messo a segno nell’oratorio di Vibonati. Si tratta di una parte degli oggetti che erano stati rubati dal deposito della casa canonica. I carabinieri della locale stazione, coordinati dal Maresciallo Cristiano Franco, hanno ritrovato nella nota attività commerciale sette dei venti candelabri scomparsi dal patrimonio della chiesa vibonatese. Ad identificare gli oggetti è stato il parroco del paese Don Elia Guercio, che proprio alcuni giorni fa aveva denunciato il furto ai carabinieri. Una denuncia depositata molto tempo dopo la scoperta dello stesso perché sperava che i responsabili restituissero la merce rubata per evitare un’ inchiesta giudiziaria. Il titolare dell’esercizio pubblico, che non ha nulla a che fare con oggetti sacri, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per ricettazione. Ai carabinieri non avrebbe riferito nulla rispetto alla provenienza dei candelabri che si trovavano in bella mostra nel suo negozio. La refurtiva rinvenuta è stata già riconsegnata al parroco. All’appello mancherebbero altri candelabri e poi vasi portafiori, croci e lampade. Tutta merce di poco valore e di cui non si conoscono esattamente le epoche in cui sono stati realizzati ma comunque si tratta di oggetti antichi che per decenni hanno abbellito le chiese di Vibonati e in gran parte sono appartenuti della S.S. Annunziata. Un gruppo di giovani appassionati di storia locale li avevano ripuliti e sistemati nel deposito dell’oratorio dal quale almeno un mese fa sarebbero stati rubati senza alcuna difficoltà. Sulla porta d’ingresso del locale adibito a magazzino non sarebbero stati riscontrati, infatti, segni di forzatura. Le indagini dei carabinieri sono tutt’ora in corso per capire come mai i candelabri rinvenuti si trovavano nel negozio di Villammare e soprattutto per identificare esattamente gli autori del furto.
Antonietta Nicodemo