Un appuntamento fatale con il destino. E’ quello a cui è andato incontro Domenico Botta, il 27enne di Sala Consilina, che ieri mattina ha perso la vita sulla strada provinciale 23 nei pressi di Contrada Pantanelle a Moliterno. Solo due mesi fa nel febbraio scorso, era rimasto vittima di un altro spaventoso incidente e ne era uscito miracolosamente illeso. Sempre a bordo del furgone con il quale distribuiva farmaci, aveva perso il controllo del mezzo, questa volta all’altezza di Auletta, ed era finito contro un ulivo. Nonostante il rischio che il furgone, alimentato a gas, si incendiasse, Domenico era riuscito ad uscire fuori dall’abitacolo del mezzo, mettendosi in salvo. Ieri, invece, non c’è stato nulla da fare. La Procura ha aperto un’inchiesta. Infatti sono ancora sono in corso accertamenti per chiarire la dinamica del sinistro che ha coinvolto anche un altro furgone, con a bordo un’altra persona che trasportava pane. C’è chi parla di un sorpasso, chi di un’improvvisa perdita di controllo del mezzo. Sta di fatto che il furgone con cui Domenico lavorava si è ribaltato più volte, sbattendo contro vari ostacoli, pare un muro, un palo e urtando contro l’altro furgone . Il mezzo è rimasto con le ruote all’aria, mentre Domenico sbalzato all’esterno, è morto sul colpo. Un immenso dolore per la sua famiglia che abita in località Sant’Antonio. Domenico, il ragazzo d’oro, che aveva avuto al fortuna di trovare un lavoro di questi tempi,di quel lavoro è morto. Amante del calcio, tifoso di Juve e Salernitana, pieno di amici e ricco di buonumore e positività, viene omaggiato in queste ore da quanti lo conoscevano, mentre sulla sua bacheca Facebook una frase, ripresa da Gandhi e postata il giorno prima dell’incidente, “La felicità è quando ciò che pensi, che dici e che fai sono in armonia.”, fa capire che Domenico se ne è andato in pace.
Daria Scarpitta