Cent’anni e non sentirli … ed è proprio questo il caso di Zio Pasquale Vallinoto, che incurante del secolo passato sulle sue spalle ha mantenuto intatta lucidità e saggezza. Arzillo e disinvolto, saggio e al tempo stesso ironico e scherzoso, oggi, come sempre, con il suo piglio, ha lasciato a bocca aperta quanti gli hanno fatto visita per porgergli gli auguri di buon compleanno, in quella che si preannuncia una lunga giornata di festa in quel di Sapri. Circondato dagli affetti più cari zio Pasquale non è mancato dal raccontare aneddoti e curiosità del suo ricco e variegato passato, ripercorrendo le tappe più importanti della sua esistenza che lo hanno portato in più angoli del mondo. Da Torraca suo paese d’origine, dove coltivava i campi, all’ Africa dove ha trascorso tre dei suoi sette anni di vita militare da infermiere in divisa e poi Trieste, Napoli e l’atteso rientro a Sapri dove ora vive con una delle sue figlie. “Una storia lunga una vita. Una vita lunga un secolo di storia”, quelle dei volti, dei sogni, delle emozioni del 900 e dai racconti di Zio Pasquale tutto sembra essere trascorso in un battibaleno, senza affanni e senza difficoltà, ma così sappiamo non è stato. L’anno della sua nascita, 1914, lo conferma. Scampato al peggio, ancora in fasce, con lo scoppio della Prima Guerra mondiale, l’arzillo nonnino, ha provato sulla sua pelle le sofferenze più crude, ma la grande forza d’animo che lo ha sempre contraddistinto gli hanno fatto superare, come un vero combattente, le difficoltà che la vita gli ha più volte messo sul suo cammino. Ma la tristezza ora appartiene al passato e per sorridere gli basta essere circondato dall’affetto sei suoi tanti cari: i cinque figli che in occasione del suo speciale compleanno si sono ritrovati a Sapri, tre vivono in Francia e uno in Canada, gli otto nipoti e i cinque pronipoti, con l’ultimo arrivato che ha appena sei mesi e poi tanti, tanti amici e conoscenti … Una giornata di festa e allegria in cui non può mancare, come ha detto zio Pasquale, un bicchiere di vino (…). Poi la sua lucida riflessione sulla società attuale (…) E infine è stato inutile cercare di carpire il segreto per superare il secolo di vita, a chi gliel’ha chiesto zio Pasquale ha risposto così (…)
Roberta Cosentino