C’era chi attendeva l’arrivo nel Cilento del Ministro dell’Ambiente Galletti anche per sciogliere il nodo Parco. E invece a precedere di qualche ora il rappresentante di Governo è stata la comunicazione, firmata proprio da Galletti, della nomina di Amilcare Troiano a commissario del Parco Nazionale del Cilento. Una decisione che è anche una fumata nera perché è espressione del mancato raggiungimento di un’intesa tra il Ministro dell’Ambiente e il presidente della Regione Campania sul nome che dovrebbe reggere le sorti dell’area protetta nei prossimi anni. E così dopo i 45 giorni di proroga concessi a fine febbraio e in scadenza tra qualche giorno, anziché il nome dl nuovo Presidente è arrivato il commissariamento. Non una novità, in verità, nella storia del Parco che già dopo la Presidenza di Tarallo fu retto dallo stesso nelle vesti di Commissario. E infatti la notizia non scompone più di tanto Amilcare Troiano visto che già qualche rumors c’era su questa decisione e dato con i tempi ristretti sembrava la scelta più probabile. L’ormai ex Presidente si dice pronto a continuare a lavorare, come ha fatto fino ad ora e spera che presto venga raggiunto un accordo. La comunicazione pervenuta ieri infatti stabilisce che tale commissariamento dovrà avere una durata di sei mesi ma il raggiungimento di un’intesa potrebbe mettere fine all’esperienza anche prima. Intanto, c’è chi continua con il totonomi sul possibile successore di Troiano. L’ipotesi più accreditata resta quella di un esponente dell’Udc, ma la cosa non è così semplice, visto che il parco al momento resta commissariato.
Daria Scarpitta