La Procura della repubblica di Vallo della Lucania ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’incendio divampato mercoledì sera nella discarica fuorilegge in Località Cesarone di Capaccio. Il rogo ha interessato i 2000 metri quadri di superficie che occupa la discarica abusiva ed ha raggiunto anche l’automobile del proprietario del fondo che vive a poca distanza dallo scarico di spazzatura. Un deposito di rifiuti che nel 2007 fu posto sotto sequestro. Da allora il comune continua a diffidare invano i proprietari del terreno a bonificare l’area. L’intervento costerebbe circa 50 mila euro. Le fiamme sono divampate intorno alle 22.00, a favorirne la diffusione è stato il forte vento che soffiava mercoledì scorso sulla cittadina salernitana. Questo è uno degli elementi che lascia ipotizzare che si tratti di un incendio doloso. L’area bruciata è stata già messa in sicurezza. Per far ridurre la produzione di fumi è stata gettata una grossa quantità di sabbia su tutto il sito incendiato. Il Sindaco Italo Voza ha disposto che per altri due giorni nei campi distanti due km dalla discarica non si effettui la raccolta. “ Solo al termine dell’inchiesta – precisa il primo cittadino – stabiliremo come agire per la bonifica di quell’area. E’ chiaro però che se non provvederanno i privati lo faremo noi in danno “. Intanto in città c’è chi teme che la spazzatura andata in fumo abbia generato un grave inquinamento ambientale. A tranquillizzare i suoi cittadini è il sindaco: “ l’incendio è stato domato in poche ore e immediatamente dopo i fumi sono stati soffocati con la sabbia “.
Antonietta Nicodemo