E’ in attesa della risposta dei vertici dell’Asl Salerno la nota ufficiale che il Sindaco Giuseppe Del Medico ha inoltrato al Direttore Squillante subito dopo la sua visita con tanto di assaggio ai prodotti della mensa ospedaliera. Nella missiva il primo cittadino denuncia quanto segnalatogli da numerosi cittadini e poi provato in prima persona assaggiando i pasti serviti e invita Squillante a prendere provvedimenti per verificare il rispetto del capitolato d’appalto e la corretta gestione del servizio da parte della ditta affidataria del servizio. Ma al momento tra i vertici ospedalieri tutto tace, nonostante tante persone abbiamo condiviso l’iniziativa del Sindaco e dopo la sua visita si siano aggiunte al coro di lamentele sulla qualità del cibo e le modalità di preparazione dei piatti consumati dai malati del nosocomio. Lo SPI CGIL, nella persona del segretario Gerardo Triani, tra le associazioni attive nella tutela dell’ospedale e che già in passato aveva messo in evidenza le criticità del servizio, fa sapere che sulla questione ha raccolto ben 8000 firme e chiede che pertanto, la Direttrice Sanitaria la dottoressa Ruocco e il Direttore Amministrativo Di Fluri si attivino per risolvere il problema. “Ci è pervenuta notizia – ha detto Triani- che la ditta Dussmann sarebbe orientata ad aprire un nuovo punto cottura a Futani a pochi km dall’ospedale. In questo modo il pranzo verrebbe cucinato la mattina e arriverebbe a Sapri a mezzogiorno, mentre ora è preparato due giorni prima a discapito della qualità del cibo”. Triani reputa la questione mensa una priorità assieme al promesso trasferimento di un’infermiera presso il reparto di Medicina dell’ospedale saprese per andare incontro all’aumentato numero di persone che si sottopongono lì alle cure chemioterapiche. Una promessa mai mantenuta vista la resistenza al trasferimento degli stessi infermieri. Un’altra questione è poi il guasto all’ecografo transrettale, inutilizzabile da qualche mese con i malati costretti a spostarsei e a spendere fino a 350 euro per poter effettuare l’esame. “Non se ne può più- ha detto ancora Triani- ma la battaglia deve continuare”.
Daria Scarpitta