Cilento in crescita come location pasquale. C’è una netta ripresa in termini di prenotazioni e di arrivi per il Ponte di Pasqua. Lo confermano diversi operatori turistici del territorio, che finalmente tirano un sospiro di sollievo con le previsioni di Aprile e sperano che i numeri si possano mantenere buoni anche per i prossimi vicini due ponti, quello del 25 Aprile e quello del 1 maggio. I luoghi più gettonati manco a dirlo sono sempre gli stessi: Paestum per il Cilento alto, con il richiamo di un certo numero di stranieri, Palinuro e Camerota per la costa più a sud, con un turismo di famiglie e di giovani, complice anche la ripresa delle attività delle discoteche. Ma il bilancio è positivo un po’ ovunque. “Avevamo avuto sentore che qualcosa stava cambiando già quando abbiamo partecipato alla BMT a Napoli, dove avevamo registrato un certo interesse e un certo movimento – dicono dall’agenzia Cilento Viaggi di Palinuro. “Si avverte un desiderio di movimento, una vivacità- gli fa eco il titolare dell’Hotel Tirreno a Sapri, Nicodemo Giudice. E ancora “Le prenotazioni pasquali vanno bene – dichiara Angelo Coda, Presidente dell’Unione delle associazioni turistiche del Cilento e Vallo di Diano- e non abbiamo ancora preso in considerazione quelle dell’ultima ora, perché molti attendono di avere la certezza sulle condizioni meteo prima di partire”. Insomma freccia verso l’alto, ma gli operatori turistici ci vanno cauti. C’è da dire che la vicinanza di tre ponti se può essere un vantaggio, porta con sé anche il rischio che i visitatori si concentrino solo su uno dei due. Come a dire che a questo boom di Pasqua potrebbe rispondere un calo per il Primo maggio, con un saldo finale stabile. “A noi sembra che la situazione sia abbastanza calma, ferma sui numeri degli altri anni- dichiara Antonio Domini, titolare dell’ agenzia viaggi Anbi Travel ad Agropoli. Ci sono anche tanti cilentani che per il Ponte di Pasqua hanno prenotato fuori”. Poi c’è il ragionamento in termini relativi. “Sicuramente quest’anno c’è un miglioramento rispetto al passato- dicono ancora dalla Cilento Viaggi – ma è anche vero che gli ultimi due o tre anni abbiamo subito un forte calo. Avere una piccola ripresa è anche normale” Inoltre, la crisi non smette di far sentire la propria morsa secondo Nicodemo Giudice dell’Hotel Tirreno. “Abbiamo avuto un aumento di prenotazioni, che ci sono pervenute anche molto tempo prima del solito, ma non so se questo è anche legato al fatto che abbiamo venduto diversamente, ritoccando di un 25% le tariffe. E poi l’inverno che abbiamo affrontato è stato difficile. Nel periodo novembre –marzo è sempre più difficile rimanere aperti”. Insomma per ora ci si gode questo improvviso ritorno di fiamma per il Cilento con un sano realismo però e gli occhi ben aperti.
Daria Scarpitta