Gesù Cristo, cioè l’Unto, il Prescelto, il Messia. Mercoledì pomeriggio nella Cattedrale di Teggiano il Vescovo della Diocesi Mons. Antonio De Luca ha celebrato la Messa Crismale, ha celebrato Gesù unto dal Padre con il sigillo dello Spirito Santo, dando il via così al Triduo pasquale,a quei giorni che, attraverso la Passione di Cristo, condurranno alla Pasqua, al momento in cui Cristo ha versato l’unguento, la pienezza dello Spirito Santo, verso tutta l’umanità. Si tratta di un rito tradizionale e solenne durante il quale vengono benedetti l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e consacrato il Crisma, unguenti che verranno usati per tutto l’anno liturgico per toccare il corpo della Chiesa, i fedeli, i sacerdoti, i battezzati, sulla fronte, sulle mani, sul petto affinché l’anima venga sanata, illuminata, confortata, com‘è nei disegni di Dio. Insomma nella celebrazione di mercoledì a Teggiano è emerso il valore simbolico dell’unzione, come gesto per ricondurre l’uomo a Dio, e dell’olio come tramite attraverso il quale si può ricevere l’energia per una comprensione più profonda del Vangelo e per assumere i propri impegni di vero cristiano. Nella Messa crismale la Chiesa celebra anche la memoria annuale del giorno in cui Cristo comunicò il suo sacerdozio. Per questo anche a Teggiano i sacerdoti hanno rinnovato le promesse fatte al momento dell’ordinazione , ribadendo la loro fedeltà a Cristo che li ha scelti come ministri. La Diocesi di Teggiano-Policastro ha dato il via al passaggio rappresentato dalla Pasqua. Con gli Oli la salvezza entrerà ancora nel cuore degli uomini e con il profumo del Crisma il profumo di Cristo si farà strada nelle Chiese e si diffonderà ancora come è avvenuto attraverso tutti questi secoli.
Daria Scarpitta