La tornata elettorale per il voto del 25 maggio ha portato già fuori dai palazzi municipali personaggi che da decenni tengono la scena politica Valdianese. Nelle decine di liste candidate alla corsa non compaiono nomi che, almeno negli ultimi vent’anni, gli elettori erano abituati a votare, trattandosi di persone che hanno sempre governato. A Buonabitacolo ha rinunciato a qualsiasi candidatura Beniamino Curcio che oltre ad amministrare per anni il Comune ha ricoperto un’infinità di incarichi istituzionali, uno fra tutti, quello di assessore alla Comunità Montana del Vallo Di Diano. Lo stesso vale per Donato Pica che rifiutandosi di candidarsi al Comune di Sant’Arsenio, un Ente dove praticamente è cresciuto sia anagraficamente che politicamente, si è precluso ogni possibilità di approdare agevolmente nei vari organismi istituzionali territoriali. A Sala Consilina ci sono voluti circa vent’anni per convincere la solida coppia Gaetano Ferrari – Domenico Cartolano, sindaco e vice sindaco uscente, a dire basta alla gara per un posto in Comune, che entrambi sono sempre riusciti a conquistare e probabilmente ce la avrebbero fatta anche questa volta se solo si fossero riproposti agli elettori anche solo per un posto da consigliere. Come loro ha gettato la spugna l’ex sindaco e già assessore provinciale e consigliere di minoranza uscente Angelo Paladino. Lui ce la messa tutta per fare una lista utile per una svolta in città. Ma alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca. Le amministrative del 2014 hanno sparire anche il nome del ben noto politico salese dalle liste messe in competizione. Più restii a mollare la presa i politici del Cilento. Probabilmente l’unico a fare un passo indietro è stato Cristoforo Cobucci a Celle di Bulgheria. Null’ultimo trentennio, oltre a fare il sindaco ha ricoperto un infinità di incarichi nelle istituzioni nel basso salernitano. Cobucci non si è ricandidato e a Celle per la prima volta è stata presentata una sola lista. Dove non è stato possibile usufruire del terzo mandato gli storici sindaci uscenti li ritroviamo tra i candidati a consigliere: è il caso di Mario Rizzo ad Ascea e Michele di Candia a Teggiano. Capitolo a parte per Torraca dove Daniele Filizola e Ferdinato Ciamba, due che hanno amministrato negli ultimi 14 anni il comune da sindaco o vice sindaco o assessore, hanno rinunciato alla candidatura pur avendo i requisiti per riproporsi agli elettori. Non ha fatto la stessa cosa il loro predecessore Nicola Perazzo, che ha guidato il comune fino a circa 15 anni fa. Da allora ha sempre ritentato la scalata al comune .Questa volta però è tra gli aspiranti alla carica di consigliere. Nella precedente tornata elettorale era uno dei tre candidati a sindaco .Il voto del 25 maggio ha già il merito di aver lanciato nella politica locale nuovi volti e tanti giovani, grazie proprio al passo indietro fatto dai vecchi amministratori. In particolare a Buonabitacolo dove sono in corsa solo due liste entrambe capeggiate da giovani Elia Rinaldi e Nicola Fico. Ma c’è anche chi ha approfittato di questa tornata elettorale per rimettersi in discussione. E’ il caso di Guido Florenzano a Morigerati e Giuseppe Colucci a Sala Consilina. tutti e due hanno rivestito la carica di sindaco fino a 10 anni fa nei rispettivi comuni. Da allora solo adesso tornano di nuovo a correre per le amministrative e sempre per la massima carica.
Antonietta Nicodemo