Perché festa dei lavoratori?
Si ricordano nella giornata del primo maggio le lotte operaie per i diritti dei lavoratori, primo fra tutti quello dell’orario limitato e prestabilito: 8 ore al giorno. In Italia la legge è del 1923, negli Stati Uniti era già in vigore dal 1867, in Illinois.
La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività che intende ricordare l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte. Il 1° Maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
“Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire” fu la parola d’ordine, coniata in Australia nel 1855, e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento. Si aprì così la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo Maggio, appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.
La storia del primo Maggio rappresenta, oggi, il segno delle trasformazioni che hanno caratterizzato i flussi politici e sociali all’interno del movimento operaio dalla fine del secolo scorso in poi.
Nel nostro Paese il fascismo decise la soppressione del 1 Maggio, che durante il ventennio fu fatto coincidere il con la celebrazione del 21 aprile, il cosiddetto Natale di Roma. Il 1 Maggio tornò a celebrarsi nel 1945, sei giorno dopo la liberazione dell’Italia
Ma..
La disoccupazione
L’Italia è l’unico Paese dell’Unione europea, insieme a Bulgaria e Cipro, in cui nell’ultimo anno la disoccupazione è aumentata: il tasso è al 12,7% ai massimi dal 1977. Aperte 137 vertenze al ministero dello Sviluppo economico.
La ricorrenza rischia di essere ricordata come quella del “non lavoro”
come l’ha ribattezzata il segretario della Cgil, Susanna Camusso
Eppure..
Nella Costituzione italiana il lavoro occupa uno spazio di rilievo
L’articolo 1 della Costituzione repubblicana recita: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Va comunque specificato che “diritto al lavoro” (art. 4 Cost.) non implica una offerta di lavoro pubblico bensì l’intervento dello Stato per rimuovere gli ostacoli e promuovere le condizioni che consentano a chiunque di poter entrare nel mercato del lavoro. Lo Stato ha il compito fondamentale di rimuovere gli ostacoli che impediscano la partecipazione dei lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. I lavoratori, d’altra parte, hanno il dovere di svolgere un’attività che permetta il progresso materiale o spirituale della società.