Il consiglio comunale di Santa Marina ha sancito il proprio no al metanodotto. Ieri si è riunito il civile consesso in seduta monotematica straordinaria proprio per deliberare contro la macroopera che dovrebbe uscire dal mare alla foce del fiume Bussento e interessare buona parte del territorio di Santa Marina per raggiungere Montesano sulla Marcellana. In un’aula gremita, con la partecipazione del rinverdito comitato “Custodi del Cilento” costituitosi allì’epoca sul tema e con volantini e scritte che inneggiavano alla protesta contro il metanodotto, il Presidente del Consiglio comunale Giovanni Fortunato ha sciorinato i numeri dell’opera che a quanto pare porterebbe al trasferimento di circa 28mila alberi intaccando 18 km di bosco, sorgenti, aree Sic e ZPS. “E’ un progetto costoso, impattante e pericoloso- ha detto Giovanni Fortunato che lo ha definito una vera e propria bomba atomica con i suoi 90 bar di pressione. Fortunato ha spiegato anche l’irrazionalità del progetto che la Snam porta avanti da 7 anni. “Non mi spiego- ha detto- perché si insista nel voler realizzare un’opera in gran parte sottomarina con un impatto devastante, invece di ampliare un tracciato già esistente e ultimato negli anni ’80 che prevede una pressione di 75 bar e un risparmio di oltre 10 miliardi. Il no di Santa Marina è stato dunque un no ragionato che non rigetta semplicemente ma propone una precisa alternativa, quella della dorsale appenninica dove già c’è il gas naturale. “Non siamo contrari al metano e alle opere infrastrutturali – ha detto ancora Fortunato – ma siamo contrari al tracciato costiero. Questa battaglia non ha colore politico” E in effetti doveva essere un no unanime quello di ieri, come avvenuto negli altri Comuni, ma uno dei consiglieri di minoranza, Michele Tagliaferri a sorpresa ha deciso di astenersi spaccando così di fatto la minoranza che per il resto con Giudice, Castaldo e Mega ha votato contro il progetto. A nulla sono valsi gli appelli all’unanimità di Fortunato che ha messo in evidenza che lo stesso Tagliaferri votò contro l’impianto in passato e dell’ex Sindaco Ezio Montuori originario della contrada Hangar dove dovrebbe essere localizzata la stazione di pompaggio. Il risultato tuttavia è rimasto invariato. Il no del Comune è stato ribadito e ora si pensa alle prossime azioni. Ad agosto probabilmente verrà organizzata proprio sul Bussento uan grande manifestazione, verrà predisposta una campagna informativa e Fortunato, nella sua qualità di consigliere regionale ha fatto sapere che presenterà un’interrogazione al Presidente Caldoro e all’assessore all’ambiente Romano per bloccare il progetto. Fortunato ha poi rassicurato la popolazione. “Per ora a protezione del territorio c’è una norma da me scritta perchè pone il divieto assoluto di attraversare i fiumi del Cilento e del Diano con pressione superiore a 30 bar.”
Daria Scarpitta