Nulla si muove sul fronte del Parco e l’apatia che accompagna spesso il caldo e l’estate sembra aver avviluppato anche l’ente dell’area protetta. Ad ottobre scadono i sei mesi di commissariamento affidati al Presidente uscente Amilcare Troiano, ma sebbene la decisione sui vertici dell’ente potrebbe arrivare anche all’improvviso, nessuan novità sembra esserci all’orizzonte. E visto che tutti avevano sperato che la nomina del commissario al posto del presidente fosse solo un evento temporaneo per consentire al nuovo governo di raccogliere le idee e giungere alla designazione, ora che , a distanza di 3 mesi, nessun nome è arrivato, si incomincia a scalpitare. Lo stesso Direttore del Parco Angelo De Vita si dice sconfortato, non ha idea di come andrà a finire questa vicenda. Di certo qualche ripercussione sulla gestione ce l’ha . “Il nostro lavoro lo stiamo portando avanti lo stesso- assicura De Vita- certo è che c’è bisogno di una guida, di un indirizzo.” Del resto i Sindaci del territorio, già in difficoltà da anni nella designazione del Presidente della Comunità del Parco e nel trovare un accordo comune su un nome valido per tutti e90 , è come se ora avessero un motivo in più per rimandare la discussione. “Se nulla si muove dall’alto- ha detto il reggente fino ad ora della Comunità del parco Antonio Radano – se non c’è l’allenatore come si può fare la squadra?” come a dire che per il momento la questione è archiviata in attesa di conoscere il nuovo Presidente. Ma non manca la critica all’attuale procedura di nomina e la volontà che intervenga un cambiamento. “E’ assurdo-ha detto ancora Radano – che in un quadro di continua modifiche sugli enti locali noi siamo ancora fermi a procedure stabilite dal 911. Serve un iter più snello . basta alle nomine calate dall’alto. Uno nominato dal ministero dell’ambiente, un altro da quellod ell’agricoltura. Così nons i fa che creare una squadra non coesa” sarà ma a ben vedere non sembra che lasciando più spazio ai territori si ottiene una maggiore celerità e condivisione nelle nomine.
Daria Scarpitta