E’ di quattro morti il bilancio del tragico incidente avvenuto domenica pomeriggio poco prima delle 17 a Silla, frazione del comune di Sassano. Si tratta di 4 persone, tra cui due fratelli, tutti giovanissimi, due dei quali anche minorenni: Nicola Femminella, 22 anni e il fratello Giovanni, 17, figli del proprietario del bar, poi Luigi Paciello 14 anni e Daniele Paciello 15 anni. Il conducente dell’auto è Gianni Paciello, ventidue anni, fratello di Luigi Paciello una delle vittime. Secondo una prima ricostruzione, un’auto di grossa cilindrata, una Bmw, avrebbe perso il controllo schiantandosi davanti al Bar 2000 vicino alla rotatoria che porta a Sassano paese, prendendo in pieno dei ragazzi seduti a un tavolino. L’auto sarebbe arrivata ad alta velocità, prendendo prima un tavolino frontalmente, poi si è girata e con un testa-coda ha travolto anche un altro tavolo intorno al quale erano seduti i ragazzi intenti a guardare le partite di calcio.
«Non ci sono parole per descrivere l’immensità di questa tragedia». La comunità di Sassano è sotto choc.
«Li ho visti crescere, con alcuni di loro parlavamo di futuro, delle attività che si potevano realizzare a Sassano». E’ provato il sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino. «E’ un dolore indescrivibile che si somma alla rabbia, perché si muore per l’alta velocità, perché a pagarne le conseguenze sono quattro ragazzi. Ieri sera sono stato con le famiglie, con i genitori delle giovani vittime. E’ un dramma che non si potrà mai dimenticare, come non dimenticherò mai l’immagine di ieri: centinaia di persone in un silenzio composto ma pieno di dolore e rabbia. Faccio il medico – dice Pellegino – e credo molto nella prevenzione. Ora bisogna lavorare soprattutto su questo aspetto, anche le famiglie, oggi ancora impotenti, devono farlo cercando di essere più dure e forti».
«Non dobbiamo dare la colpa alle strade, al cane randagio. Lavoreremo sempre per il miglioramento della viabilità e della sicurezza, tenendo conto anche delle segnalazioni e dei consigli che arrivano dai cittadini. Ma la causa prima degli incidenti resta comunque la velocità sostenuta con cui i mezzi percorrono le strade ed è questo il motivo per cui lancio un appello a tutti, famiglie, istituzioni e forze dell’ordine per l’educazione e il controllo sulla guida a forte velocità».
«Quello di ieri è un caso di ‘stra-omicidio stradale’. Ammiriamo il coraggio della procura che imputa l’omicidio volontario, perchè strategicamente è l’unica strada per non farla franca, come invece accade spessissimo». Così Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, sostenitori amici della polizia stradale.
Gianni Paciello è all’ospedale ‘San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno’. Ha il bacino frantumato e qualche ferita interna. Non è in pericolo di vita. Ad attenderlo, all’esterno della stanza del nosocomio, ci sono i carabinieri della compagnia di Sala Consilina