Sarà l‘autopsia a chiarire le cause del decesso di Giuseppe Giudice, l’ex spazzino del Comune di Sapri ritrovato senza vita nel bagno della sua abitazione alla frazione Timpone. Nelle prossime ore presso l’ospedale di Vallo della Lucania, dove si trova la salma, il medico legale Adamo Maiese eseguirà una Tac virtuale tridimensionale e subito dopo l’esame autoptico. Intanto mercoledì mattina nell’appartamento, ancora sotto sequestro, sarà eseguita una nuova ispezione da parte della scientifica e dei carabinieri del capitano Tamorri. Nella scena del dramma non sono stati riscontrati elementi certi sulle cause della morte dello sfortunato pensionato di 67 anni. il cadavere è stato rinvenuto poco dopo le sei di domenica scorsa dai familiari. Alla testa aveva un taglio di 7-8 centimetri di lunghezza. Nel bagno, pare, non sia stata individuata nessuna struttura insanguinata sulla quale ipoteticamente l’uomo potrebbe aver sbattuto violentemente la testa . Giuseppe potrebbe essersi procurata la ferita accidentalmente oppure potrebbe essere stato colpito con un oggetto contundente al termine di una furiosa lite. Secondo l’esame esterno la morte sarebbe avvenuta per emorragia e il colpo fatale risalirebbe a sabato sera. In questo caso l’uomo è rimasto agonizzante sul pavimento del bagno fino al giorno successivo quando è stato scoperto il cadavere. Giuseppe anche se sposato, pare vivesse da solo. La moglie, titolate del noto ortofrutta in via kennedy sembrerebbe che abiti con la figlia nell’appartamento sovrastante quello del marito, con il quale aveva buoni rapporti. L ‘aiutava anche nel suo negozio. “ Era un uomo sereno dedito al suo lavoro “ afferma il sindaco Giuseppe Del Medico. In città c’è chi teme che quanto accaduto sia il frutto di un tentato furto. Spetta alla Procura stabilire se si tratta o meno di omicidio. Fondamentale sarà l’esito dell’autopsia.
Antonietta Nicodemo