E’ stato notificato nella giornata di giovedì l’avviso di conclusione indagini a Gianni Paciello, 22enne di Sassano responsabile della morte di 4 giovani travolti dalla sua auto potente mentre erano davanti al bar “New 2000” nei pressi della rotatoria di Silla. L’accusa per lui resta confermata. E’ quella di omicidio colposo plurimo, lontana dalla prima ipotesi, di omicidio volontario contestatagli in un primo momento per il tasso alcolemico riscontrato e la velocità a cui procedeva la sua auto e che avrebbe potuto costargli l’ergastolo. Si avvia dunque verso la fase processuale la terribile vicenda che scosso la comunità del Vallo di Diano e tutta l’Italia con la morte di Giovanni e Nicola Femminella, Daniele Paciello e il fratellino stesso di Gianni, Luigi. Ora la difesa del ventiduenne, sostenuta dall’avvocato Alfonso Giuliano, ha 20 giorni di tempo per acquisire tutta la documentazione che ha condotto alla chiusura delle indagini e per presentare memorie difensive. Poi bisognerà attendere che venga fissata la data dell’udienza preliminare in cui si deciderà del rinvio a giudizio di Gianni Paciello. Il giovane resta ai domiciliari nella struttura che è stata offerta per ospitarlo in un momento in cui la comunità di Sassano, ancora furente per quanto accaduto, aveva raccolto le firme per non vederlo tornare nella sua abitazione. Il giovane in realtà si trova a pochi km da Sassano. Un particolare rivelato dalla stessa madre di due delle vittime, i fratelli Femminella, che si era recata proprio presso la struttura che doveva rimanere top secret per protestare contro la decisione di tenere il giovane ai domiciliari e a pochi passi dalle abitazioni delle vittime.
Daria Scarpitta