“Non so nulla di quell’omicidio”. Queste le parole di Bruno Humberto Damiani, accusato dalla Procura di Salerno di omicidio premeditato aggravato dalla modalità mafiosa per l’assassinio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Questa volta non si tratta di indiscrezioni circa l’interrogatorio tenuto dalla Pm Rosa Volpe nel carcere di Bogotà dove Damiani è rinchiuso per droga e tentata estorsione dopo un mandato di cattura internazionale ma sono le pronunciate direttamente da “il brasiliano” nell’intervista che campeggia su “la Repubblica” di questo giovedì. Parlando a telefono con il suo avvocato Michele Sarno nella sala colloqui dell’istituto penitenziario, risponde alle domande del giornalista del quotidiano e ribadisce la propria posizione. Respinge ogni accusa, affermando di non aver ucciso il Sindaco di Pollica, ripete di non averlo mai neppure conosciuto, di sapere chi era solo in quanto personaggio pubblico ma di non averci mai avuto a che fare, negando così di aver avuto quel famoso diverbio con Vassallo sullo spaccio di droga ad Acciaroli poco prima del delitto. Damiani spiega anche il perché sia andato via dall’Italia due giorni dopo l’omicidio, quando era già stato sottoposto all’esame per la verifica di presenza di polvere da sparo che era tra l’altro risultato negativo. “Avevo fissato per quel giorno la mia partenza già qualche mese prima” si legge sulle pagine de “la Repubblica”. Una casualità dunque come definisce invece una menzogna quanto affermato da un pentito salernitano circa il suo coinvolgimento nell’omicidio del sindaco pescatore. Damiani ammette che Acciaroli come molte mete estive ricercate finisce per essere ostaggio di droga alcool e sesso durante l’estate ma sottolinea la sua volontà di tornare in italia per chiarire le vicende processuali che lo riguardano. Lancia di nuovo così dal carcere il suo appello alle autorità italiane perché ottengano l’estradizione e ancora una volta nega ogni addebito. “Capisco il dolore del figlio del Sindaco Vassallo e il suo desiderio di conoscere la verità. Spero che possa essere presto esaudito, ma non sono in grado di riferire nulla sull’omicidio”.
Daria Scarpitta