Dopo le polemiche dei mesi scorsi, il Comune di Vallo della Lucania ha riaffidato l’incarico di direzione dei lavori per la nuova piazza Vittorio Emanuele, il tutto in continuità con il tecnico precedente e consentendo così di proseguire nello svolgimento delle opere che devono seguire un ritmo cadenzato per terminare a fine 2015. Il Comune, dopo un sondaggio sulla disponibilità di tecnici di altre amministrazioni, ha nominato Angelo Gregori del vicino Comune di Casal Velino. La nomina avviene dopo la revoca della convenzione con lo Studio Di Girolamo di Roma a cui era stata affidata la progettazione e in continuità anche la direzione dei lavori alla piazza. Due procedure di nomina ritenute illegittime dopo i rilievi mossi dall’Ordine degli Ingegneri di Salerno, dall’Oice e dall’Anac e che si erano conclusi con il ricorso al Tar dell’ingegnere Sabato Ruocco che aveva denunciato per primo gli illeciti. Riaggiustato il tiro sulla direzione dei lavori, l’iter per il ricorso al Tar va avanti, dovendosi comunque accertare se la procedura utilizzata all’inizio per l’affidamento dell’incarico sia stata corretta o meno e in questo caso abbia danneggiato altri professionisti che non hanno potuto accedere all’opportunità. E per la piazza di Vallo della Lucania, sebbene i lavori vadano avanti e proseguano celermente, con la posa di alcune delle nuove mattonelle contestate in una prima parte dell’invaso, i problemi non sembrano essere finiti. L’allarme più grave viene lanciato dal capogruppo di minoranza Emilio Romaniello ed è il rischio di perdita del finanziamento regionale “ Per averlo- ci spiega- bisogna seguire le procedure correttamente. Se il Tar dovesse ravvisare delle mancanze il rischio c’è. D’altra parte che qualcosa non va lo ha ammesso indirettamente la stessa amministrazione con la revoca del primo incarico di direzione dei lavori e il suo riaffidamento. Io mi auguro-ha concluso Romaniello- che non si arrivi alla perdita del finanziamento perché a pagare sarebbero poi i cittadini e solo per la testardaggine di una compagine amministrativa che non si siede ad un tavolo a cercare di capire quali sono veramente i problemi”.
Daria Scarpitta