“ Vogliamo che in tanti partecipino al funerale, senza però perdere di vista il senso religioso dello stesso e senza dimenticare la sofferenza che stiamo vivendo “. E’ Gabriella a parlare, una delle due sorelle di Pierangela. Una donna distrutta che chiede solo di poter vivere in pace il suo dolore. Oggi è la giornata dell’addio alla sventurata donna che domenica scorsa è stata ferita a morte dal marito reo confesso Sandro Pili da lunedì scorso rinchiuso nel carcere di Sala Consilina. Una tragedia che ha colpito tre diverse comunità: Vibonati dove viveva la coppia e dove si è consumato il delitto; Sapri città dove vivono i parenti di Sandro e dove Pierangela lavorava e dove il figlio frequenta le medie inferiori; e Torraca dove vivono la mamma e Gabriella, una delle due sorelle della vittima. In segno di rispetto e di condivisione del dolore dei familiari , a mezzogiorno, in tutti e tre i paesi in cui è stato proclamato il lutto cittadino, le campane hanno suonato in ricordo della giovane donna, sono state sospese le attività negli uffici pubblici e nelle scuole è stato osservato un minuto di silenzio. Oggi è la giornata del lutto che arriva dopo quattro giorni di indagini sulle cause del decesso. Un dramma che ha sconvolto le tre piccole comunità che continuano a chiedersi come possa essersi verificato un fatto del genere . “ Quanto accaduto a Pierangela Gareffa è la dimostrazione che anche nel Golfo di Policastro, purtroppo, ci sono donne costrette a subire maltrattamenti psichici e fisici tra le mura casalinghe. Chi ha sempre sostenuto il contrario è stato smentito nel modo più drammatico” . A parlare è l’assessore alle politiche sociali del comune di Sapri Marco Martorano che attraverso il Piano di Zona da tempo si batte per la creazione di una rete contro le violenze di genere e a tutela di chi le subisce. “ Qualcosa inizia a muoversi – afferma – abbiamo ottenuto un finanziamento per il centro antiviolenza, ora occorre creare le strutture capaci di prendere in carico chi subisce maltrattamenti di ogni genere “. Dello stesso parere il sindaco di Vibonati Massimo Marcheggiani che attraverso una lettera ha sollecitato i colleghi del piano di zona a favorire al più presto l’istituzione del centro d ‘ascolto e la sua messa in rete con il numero verde 1522”.
Antonietta Nicodemo