“Entro Natale comunicheremo al Comune i tempi necessari per l’abbattimento dell’ex Cementificio” Questo è quanto ha dichiarato alla nostra redazione Sannino l’amministratore della società Cub Tirrenico, proprietaria dell’ecomostro in riva al mare di Sapri. Affermazioni che arrivano dopo l’incontro di lunedì scorso con il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici. Una riunione che è servita a ribadire alla proprietà che entro l’anno, così come previsto nel protocollo d’intesa, deve fornire all’Ente il cronoprogramma dei lavori e i nomi delle società che dovranno procedere agli abbattimenti e allo smaltimento dei rifiuti che verranno fuori dalle demolizioni. Il piano di lavoro dovrà essere fornito al Comune entro il prossimo 20 dicembre. “ La proprietà – afferma Sannino – intende assolvere gli impegni assunti con l’amministrazione. Entro natale forniremo il cronoprogramma e sicuramente molto prima dell’estate prossima butteremo giù la struttura “ . Il sindaco Del Medico e l‘assessore Ricciardi anche nella recente riunione hanno ribadito alla società che per il momento l’Ente è interessato soltanto a far demolire l’ecomostro, perchè inquina uno dei siti piu suggestivi del paese e perché è pericoloso per l’incolumità pubblica. Solo dopo che sarà caduto giù, d’intesa con la prorieta si definirà il destino di quell’area provata a ridosso della baia. Nel frattempo in città le forze d’opposizione invitano la amministrazione ad andare oltre il cementificio per costruire un futuro adeguato per la comunità. Sull’argomento si è tenuto una apposita tavola rotinda in cui i relatori hanno passato al vaglio il lavoro svolto in due anni e mezzo dall’amministrazione Del Medico “oltre alla campagna propagandistica sul cemetnficio – ha detto Pietro Scaldaferri dell’associazione Sapri sono anch’io – non c’è alcun progetto concreto per il rilancio della città. E poi- aggiunge- sarebbe opportuno una verifica di maggioranza. L’ assenza di chi ci amministra è tangibile..fa eccezione il primo cittadino che sembra rimasto solo a governare la città “.
Antonietta Nicodemo