“ Sono davvero meravigliato di ritrovarmi indagato per questa vicenda di presunti maltrattamenti su alunni . Io ho dato davvero tanto alla scuola e non avrei mai immaginato che mi venisse poi ripagato in questo modo “. Dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia l’ex preside della scuola primaria di Caselle in Pittari Biagio Bruno è amareggiato ma pronto ad affrontare i Giudici per difendersi l’accusa di abuso d’ufficio per non aver informato le autorità competenti su quanto accadeva nelle classi e per non aver additato provvedimenti disciplinari. “ Durante questa fase preliminare – afferma convinto – dimostrerò al Giudice che le cose non stanno così come sono state descritte dal Pubblico Ministero. Per il momento rispetto a quanto accertato dalla Procura e attraverso i miei legali chiarirò ogni aspetto di questa vicenda”. Biagio Bruno è stato per anni alla guida dell’unico istituto comprensivo di Caselle in Pittari e nel settembre del 2013 è andato in pensione cedendo il posto alla collega Maria de Biase che si è ritrovata addosso questa grave situazione, che si era generata all’interno dell’istituto. Nel fascicolo dell’inchiesta l’immagine più violenta viene fuori dalla descrizione che il Pm fa degli atteggiamenti che avrebbe assunto in classe la maestra Rina Lovisi. “ Gli alunni tra i sei e i dieci anni – scrive – li picchiava selvaggiamente con schiaffi, tirate di capelli, strattonandoli, mettendo loro le mani al collo, sollevandoli da terra con fare violento” . Rina Lovisi ancora oggi ha il divieto di avvicinarsi alla scuola e al paese, che può raggiungere solo per esigenze personali o per incontrare i suoi familiari. Difatti da mesi è domiciliata in un altro comune. “ Spero – afferma il sindaco Maurizio Tancredi – che questa triste inchiesta giudiziaria raggiunga presto il traguardo per riportare serenità nella nostra piccola comunità “
Antonietta Nicodemo