Si trova in carcere a Sala Consilina, l’ex patron della Nocerina Giovanni Citarella. Ieri si è costituito presso il penitenziario salese, accompagnato dal suo avvocato, non appena è arrivato il no del Tribunale di Sorveglianza alla sua richiesta di affidamento ai servizi sociali, ultimo tentativo di ottenere una misura alternativa al carcere. Dovrà scontare la pena di due anni e tre mesi quanto rimastogli della condanna definitiva a 3 anni e 5 mesi emessa contro di lui nell’ambito dell’inchiesta “Due Torri”, quella sugli appalti truccati in Provincia di Salerno. Citarella infatti nel 2012 venne coinvolto nelle indagini che svelarono gli affari tra politica e imprenditori nel salernitano. L’ex patron della Nocerina sarebbe stato tra i capi dell’organizzazione, attiva sin dal 2002, che faceva da trait d’union tra la Provincia e una serie di imprese minori che poi si aggiudicavano gli appalti elargendo mazzette. Citarella collaborò da subito con gli inquirenti e proprio le sue affermazioni nel corso dell’inchiesta permisero di fare luce su questo sistema . Fu lui a chiamare in ballo il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, allora Assessore provinciale ai Lavori Pubblici poi imputato per corruzione e per questo uscito dalla imminente competizione elettorale. E le sue dichiarazioni diedero il la anche ad inchieste successive. Rispetto però al primo capitolo denominato “Due Torri”, Citarella, che chiese il patteggiamento, è stato condannato, assieme ad altri imprenditori, tra cui il cugino Rino, il cognato Federico Spinelli, l’imprenditore di Capaccio Giuseppe Ruggiero, il costruttore Rosario Cozzolino e gli imprenditori Carmine Ruggiero e Emanuele Zangari. La sentenza è passata in giudicato e ora l’ex patron della Nocerina dovrà scontare il residuo di pena, perché parte della stessa è già stata scontata tra carcere e domiciliari. Per Giovanni Citarella resta ancora aperta la seconda vicenda giudiziaria in cui è stato coinvolto con il fratello e il cognato, quella per cui risulta che avrebbe evaso il fisco e usato un sistema di sovraffatturazione per creare dei fondi neri con cui pagare i giocatori della Nocerina, oltre che probabilmente le mazzette per gli appalti provinciali.
Daria Scarpitta