Lettera Aperta di Gaetano Ferrari ai cittadini di Sala Consilina, del Vallo di Diano e del Bussento
Nel 2011 venne promulgata, dall’ultimo Esecutivo Berlusconi, con un voto di fiducia, la legge finanziaria nella quale era inserita la delega al Governo per procedere alla riorganizzazione della geografia giudiziaria, con il mandato di chiudere i cosiddetti “Tribunali minori”.
Nel 2012 con un proprio decreto legislativo, il Governo Monti stilò la lista dei tribunali da chiudere, inserendo in essa quello di Sala Consilina, accorpandolo ad un Tribunale più piccolo di un’altra Corte di Appello e anche di un’altra Regione; Nel 2013 l’epilogo con la chiusura del Tribunale e con essa lo spogliamento del territorio del Vallo di Diano.
Nel 2014 la comunicazione allo scrivente, in qualità di Sindaco di Sala Consilina, della chiusura delle indagini, dopo ben un anno (sic!), sul presunto reato, in concorso con il Dirigente dell’ufficio tecnico comunale, di interruzione di pubblico servizio.
Nel 2015, nonostante gli scritti difensivi e dopo un altro anno (sic, sic!), il rinvio a giudizio con la fissazione dell’udienza al 2 dicembre per aver interrotto ed intralciato l’attività di trasferimento del Tribunale di Sala Consilina.
Quello che è successo in quei giorni di settembre del 2013 lo dovrebbero ricordare perfettamente tutti e credo che anche grazie al mio comportamento e alla mia azione non è successo nulla di grave e nessuno ha subito delle conseguenze giudiziarie ad eccezione del sottoscritto e, inspiegabilmente, del dirigente Ing. De Nigris, a cui chiedo di nuovo scusa pubblicamente.
Certamente il 2 Dicembre, si avrà di nuovo la possibilità di ricordare, anche a quanti se ne sono troppo facilmente dimenticati, i comportamenti di quelle ore drammatiche e si potrà riportare all’attenzione di tutti chi ha agito con lo spirito del servizio a difesa dei propri diritti contro una legge iniqua e sbagliata, come i risultati nulli di questi anni stanno dimostrando in tutta Italia, visto che, nonostante la tanto esaltata riforma “epocale”, tuttora, si continui a parlare di riforma della Giustizia.
Questo rinvio a giudizio è personale e l’affronterò con dignità e rabbia, perchè è come se fosse stato notificato ad ogni cittadino, a cui è stato negato, di fatto, il diritto alla Vera Giustizia. Ma oggi l’affronterò ancora con maggiore determinazione, affinchè vengano ricordate quelle ore e ci si interroghi sull’opportunità che in premio alla legalità, dedicato alla memoria del compianto (e dal sottoscritto, così come da tanti altri, amato e mai dimenticato) Giudice Borsellino, che ha sacrificato la vita a servizio della Giustizia ed è sempre stato un esempio di sobrietà, sia stato celebrato da un territorio ove si sono avuti comportamenti privi di qualsiasi sensibilità nei confronti di cittadini che chiedevano ed invocavano a voce alta la presenza di Giustizia e del relativo presidio sul loro territorio da cui, invece, sono stati spogliati senza alcuna considerazione.
La scelta del Comune di Sassano mi è incomprensibile, perchè ritengo che dimenticare e seppellire il comportamento di quelle drammatiche ore, che è stato e rimane un’offesa indelebile per tutti i cittadini, non si possa cancellare così facilmente, essendo presenti tutti gli amministratori del territorio a rappresentare le proprie collettività con tanto di fascia tricolore.
E questo tentativo di pseudo normalizzazione mi è inspiegabile anche perchè oggi alla guida della Regione Campania finalmente vi è un Presidente, l’onorevole De Luca, che saprà dare forza e sostanza alla richiesta di questo territorio, affinchè le competenze giudiziarie siano riportate nei confini regionali propri con il ripristino del Tribunale.
Una richiesta che dovrebbe essere sostenuta a testa alta da tutti, Amministratori, Partiti, Parlamentari Nazionali e Regionali, Comitati e cittadini, senza cedimenti e senza inutili personalismi.
L’Italia è una strana Nazione: Chi fa leggi sbagliate, che stanno creando soltanto danni, vedi la Legge Severino, la Legge Fornero, viene nominato Senatore a Vita; Chi le firma e le avalla viene eletto due volte Presidente della Repubblica; Chi vota la fiducia, saltando da un gruppo parlamentare ad un altro, o nascondendosi dietro la ragion di Stato senza tener conto delle esigenze dei territori, rimane onorevole e si definisce responsabile e salvatore della patria; E chi, umilmente, non ha voluto sottomettersi e fino all’ultimo ha cercato di difendere il futuro della propria gente e del proprio territorio riceve un rinvio a giudizio.
Credendo in modo assoluto nella Giustizia, sono tranquillo, poiché ho agito correttamente, così come è stato in tutti questi 19 anni di Amministrazione e in tutti i 56 anni della mia vita, ma quello che conta di più è sapere che la gente vera della mia città e del territorio di competenza del tribunale di Sala Consilina mi sarà sempre vicina.
Gaetano Ferrari
già Sindaco di Sala Consilina