Pubblichiamo il messaggio di Osvaldo Casalnuovo
Sono trascorsi più di quattro anni da quella malefica sera del 20 agosto 2011, sera in cui per un senso di prevaricazione e spavalderia fu stroncata una giovane vita quella di mio figlio Massimo! da allora “come è noto a tutti” non ho fatto altro che battermi per ottenere verità e giustizia, la mia è stata ed è una lunga odissea poichè sin dal primo momento gli Organi preposti (all’epoca dei fatti) hanno cercato di farlo sembrare un incidente anzi si è addirittura tentato di darne la colpa a Massimo, hanno agito come se si trovassero su un palcoscenico dove era rappresentata una commedia di cui solo il regista ne conosceva la trama, (e il regista sappiamo tutti chi era!!) a me invece, parte lesa, non è stato mai dato modo di sapere, violando palesemente i miei
diritti! Nonostante le mie ripetute rimostranze non si sono mai degnati di adottare il benchè minimo provvedimento disciplinare (non foss’altro per dimostrare un segno di rispetto verso chi si è visto togliere la vita nel fiore degli anni e sia verso la sua famiglia), tutta la storia di quanto è successo è stata degnamente rappresentato in un docufilm dal titolo “Mi Chiamo Massimo e chiedo giustizia” prodotto da una persona eccezionale! Dario Tepedino il quale ha saputo cogliere ed esporre in maniera egregia tutti gli aspetti di questa immane tragedia attenendosi all’esposizione dei fatti realmente accaduti. Oggi a seguito delle mie tante battaglie finalmente il caso è passato ad una Procura giusta e attenta, il che mi fa ben sperare che non si ripeterà la farsa svoltasi all’ex Procura di Sala Consilina il 5 luglio 2013 ma nonostante la serietà con la quale la Corte sta svolgendo il Suo compito , alcuni personaggi che non hanno perso la loro spavalderia cercano ancora una volta di intromettersi in fatti estranei alle loro competenze , poichè non presenti sul territorio all’epoca dei fatti, come altri che si sono offerti con testimonianze volontarie che non hanno alcun valore giuridico! che dimostrano solo collusione in un Corpo che è noto per rettitudine e fedeltà ma che poche mele marce ne offuscano lo splendore! Non voglio più tollerare ingerenze arbitrarie nel corso dello svolgimento delle udienze che si terranno fra non molto, non posso più tollerare questi squallidi mezzucci da comare che vorrebbero essere intimidatori ma che ottengono il solo risultato di avvalorare quello che è il mio giudizio su questi personaggi .Viviamo in un Stato di Diritto e di tutto questo ne dovranno rispondere all’organo competente per la difesa dei diritti umani (sancito fin dal 12.10.1948) al quale, ( insieme alle associazioni che mi stanno supportando in maniera efficientemente attiva unitamente al comitato Giustizia e Verità per Massimo e altri Comitati che perseguono lo stesso obiettivo, l’ottenimento dell’osservazione di questi diritti) mi rivolgerò perchè come ribadito dall’Avv. Sandri in sede di dibattimento ,il caso di Massimo (come altri casi analoghi) non deve essere valutato solo sotto l’aspetto giuridico ma si devono osservare e rispettare anche gli aspetti scaturenti dallo Stato di Diritto stesso. Voglio, pertanto, augurarmi che abbiano la decenza di far cessare questo interferire in fatti “e lo ribadisco” non di Loro competenza. Sono molto amareggiato da queste continue interferenze da parte di chi non conosce il valore dei veri principi morali e civili e chissà se un domani il destino dovesse girare la ruota potranno capire questo mio rammarico, una cosa è certa io continuerò il mio cammino con la serenità di chi sa di essere nel giusto, di chi crede fermamente che Massimo avrà giustizia!
Osvaldo Casalnuovo