Poteva scapparci il morto nel litigio scoppiato tra due giovani migranti per una partita di calcio in tv. E’ quanto accaduto a Sanza la scorsa notte all’interno del centro di accoglienza “Il Gabbiano”. Un giovane del Mali, appena diciottenne, ha colpito alla gola con una bottiglia rotta un suo coetaneo del Senegal ed è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dai Carabinieri della Stazione di Sanza guidati dal Maresciallo Antonino Russo. Tutto è accaduto in pochi attimi. Il giovane era insieme all’ altro ospite della struttura, quando sono iniziate le prime scintille. I due stranieri, entrambi diciottenni da qualche giorno e con regolare permesso di soggiorno per richiedenti asilo, erano arrivati da poco nel centro di accoglienza di Sanza. A scatenare la lite un’inezia. Un disaccordo sorto su quale partita di calcio vedere in tv, sul sottile potere giocato dal telecomando che conferisce a chi lo detiene il diritto di scegliere il programma televisivo. Una banalità da benessere, si direbbe, ma ne è scatenato un alterco , una rabbia inaudita rispetto alla futilità del motivo originale, che ha portato il maliano a spaccare una bottiglia di vetro che era a portata di mano e a lanciarsi sul senegalese arrivando a ferirlo con l’arma tagliente al collo , procurandogli un profondo taglio a pochi cm dalla giugulare . Subito sono intervenuti gli operatori della struttura che hanno immediatamente allertato i Carabinieri della Stazione di Sanza sulla base di una lunga collaborazione che ha permesso al centro “Il Gabbiano” di non assurgere mai agli onori della cronaca e di essere considerato uno dei più tranquilli nel comprensorio per non aver mai dato problemi. Il senegalese è stato trasferito all’ospedale di Polla dove si trova tuttora ricoverato. Le sue condizioni non destano preoccupazione. Ma l’aggressione avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi non avendo intaccato solo per poco un’arteria vitale. Per questo per il giovane del Mali sono scattate le manette con l’accusa di tentato omicidio . Al momento si trova presso la camera di sicurezza della Compagnia dei Carabinieri di Sapri in attesa dell’udienza di convalida che si terrà martedì presso il Tribunale di Lagonegro.
Daria Scarpitta