L’Asl di Salerno si costituirà parte civile nel processo che vede alla sbarra il ginecologo dell’Ospedale di Sapri Bruno Torsiello e la sua assistente, l’ostetrica Rosa Vomero sulla vicenda degli aborti illegali venuta alla luce nell’aprile 2016 . Il prossimo 15 marzo si svolgerà presso il Tribunale di Lagonegro l’udienza preliminare in cui si deciderà se i due indagati saranno rinviati a giudizio o meno e in quella occasione l’Asl di Salerno potrà avanzare la richiesta per essere riconosciuta come parte offesa del reato, passo necessario per chiedere poi il risarcimento dei danni. L’inchiesta, infatti, verte su due elementi. L’ex primario del reparto di ginecologia e ostetricia dell’Immacolata è accusato di violazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e falso per aver apposto sui certificati date antecedenti a quelle effettive delle visite in modo da poter effettuare gli aborti prima dei 7 giorni previsti dalla normativa per garantire alle donne il tempo necessario alla riflessione, e assieme alla sua assistente è accusato anche di peculato. Secondo gli inquirenti Torsiello con la complicità della vomero nella sua attività intramoenia avrebbe percepito in nero diverse somme di denaro fino ad un ammontare ricostruito di 40 mila euro sottratto a tassazione. L’attività intramoenia prevede l’utilizzo da parte del professionista che la pratica delle strutture sanitarie e diagnostiche , pubbliche, in questo caso dell’ospedale e dunque dell’asl di Salerno, per svolgere le prestazioni private al di fuori dell’orario d’ufficio. Per esse, però , il emdico è tenuto a rilasciare la fattura e a pagare dunque una quota alla struttura pubblica presso cui esercita. Cosa che secondo gli inquirenti qui non sarebbe avvenuto in quanto le prestazioni venivano pagate in nero. Anche Su queste basi si poggia dunque la costituzione di parte civile da parte dell’asl di Salerno. Ad incastrare i due indagati furono le intercettazioni compiute dalla guardia di finanza di Sapri e la vicenda ebbe come prima conseguenza la sospensione dall’incarico di primario di torsiello e il trasferimento della vomero dall’ospedale al distretto di Sapri. Il prossimo 15 marzo potrebbe aprirsi invece il processo penale sul caso.
Daria Scarpitta