La Comunità Montana Gelbison – Cervati puntualizza la sua posizione dopo il servizio mandato in onda domenica dalla trasmissione di Italia Uno “Le Iene” che mostrava una dipendente dell’ente Rosetta Fierro relegata a non fare nulla da 13 anni. Il Presidente Carmine Laurito, lo stesso che alle telecamere Mediaset aveva tentato di rispondere affermando che vi era già una sentenza chiara sulla vicenda, ha firmato una nota in cui ripercorre la situazione lavorativa e giudiziaria della dipendente. Innanzitutto il Presidente evidenzia l’esito della causa intentata dalla donna dinanzi al Giudice del Lavoro con la richiesta di un risarcimento da 540 mila euro . Il magistrato ha “ escluso- si legge nella nota- l’esistenza del mobbing, del demansionamento e la sussistenza di un danno biopsichico da attribuire a fatti inerenti la sua attività lavorativa presso l’ente montano”. Laurito, poi, rispedisce al mittente anche le accuse sulla fattura da venti mila euro presentata dal Direttore Generale, l’avvocato Valerio Rizzo, e sulla cui legittimità la Fierro aveva avuto da ridire. Nel servizio la donna mostrava una pronuncia della Corte dei Conti che le dava ragione. Il Presidente Laurito, invece, fa sapere che la Corte dei Conti nel 2008 ha assolto l’avvocato Rizzo ritenendo regolare l’erogazione degli importi in discussione. Infine, il Presidente mostra che sin dal 2005 la Comunità Montana si è adoperata per assegnare la Fierro a nuove mansioni. Prima è stata infatti assegnata all’ufficio di Direzione Generale dell’ente e poi, assieme ad altri dipendenti, è stata autorizzata, su sua volontà, a svolgere attività presso il settore PIR, Piani Integrati Rurali, infine è stata assegnata al Settore Amministrativo con le funzioni di controllare le assenze e le presenze del personale, occuparsi delle visite fiscali, dell’applicazione del contratto e dell’istruttoria di atti inerenti il personale richiesti da Prefettura e Ministero. Ben poco caso rispetto alla mole di lavoro dalla Fierro dichiarata prima dell’inizio dei suoi problemi con l’ente montano. Ma il Presidente Laurito ha messo in evidenza che proprio sulla base di ciò e della progressione economica duplice di cui è stata fatta oggetto la donna, il Giudice del Lavoro ha dato ragione alla Comunità Montana, riconoscendo, e qui si riportano le parole della sentenza, come “da un lato la Fierro non sia rimasta inattiva e dall’altro come non vi sia stata alcuna volontà dell’ente di non valorizzarne la professionalità”. Questa la versione dei fatti ufficiale della Comunità Montana che ha fatto sapere che per il momento è in corso una riorganizzazione di tutti i settori dell’ente e ad una riassegnazione del personale. La nota però appare come una nuova presa di posizione dell’ente sulla vicenda e quindi solo a seguito della definitiva assegnazione di attributi e funzioni al personale, operazione ancora in corso, si potrà verificare se l’impegno comunque assunto davanti allae telecamere de “Le Iene” dall’avvocato Rizzo si concretizzerà con nuovo corso anche per la Fierro.
DARIA SCARPITTA