Omicidio di Roccagloriosa
Questa mattina sono iniziati presso i laboratori del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma a Via Tor di Quinto gli accertamenti tecnici, biologici e dattiloscopici sul materiale repertato sul luogo in cui avvenne l’assassinio del pensionato Vincenzo Caruso ad opera del meccanico originario della Romania Florin Nutu.
Al centro delle analisi e delle verifiche tutto il materiale rinvenuto sul luogo del delitto grazie al lavoro dei Carabinieri della Stazione di Torre Orsaia che per primi passarono al setaccio la scena del crimine. Con ogni probabilità si tratta della zappa bidente, della pietra intrisa di sangue rinvenuta sul posto e di altre tracce individuate e repertate.
I risultati sono importanti sia per la difesa di Nutu che per i legali della famiglia di Caruso in quanto possono contribuire a chiarire i dettagli di quanto accaduto e dunque a verificare meglio il racconto fornito agli inquirenti dallo stesso meccanico.
Questo è un ulteriore passo che dimostra che si è sempre più vicini all’avvio del processo vero e proprio sull’omicidio. Essendo stata dissequestrata anche la villetta di Caruso, teatro dell’azione violenta, si attende a breve la pronuncia della Procura di Vallo della Lucania e non si esclude che il pm possa chiedere il giudizio immediato per Nutu senza passare per l’udienza preliminare.
Ospedale di Sapri. Presunti aborti illegali.
E’ fissata per il 15 marzo l’udienza preliminare a carico del ginecologo salernitano Bruno Torsiello (ex primario all’ospedale di Sapri) e la sua assistente Rosa Vomero, ostetrica di Santa Marina. Il medico è accusato di peculato, falso in atto pubblico e violazione dell’articolo 5 comma 4 della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza. La sua ex assistente invece solo di peculato. L’Asl Salerno si è costituita parte civile nel processo per false certificazioni per presunti aborti illegali e peculato di 40mila euro .