E’ stato ritrovato in un vicolo disteso su un gradino con il suo cellulare in mano, forse ha tentato in vano di telefonare qualcuno prima spirare. Domenico Nilo è stato colpito da un arresto cardiaco nel cuore della notte tra sabato e domenica scorsi nel centro di Torraca. L’uomo di quarantasei anni, residente a Sapri, aveva trascorso il sabato sera nel piccolo comune interno del Golfo di Policastro, distante pochi chilometri dalla Città della Spigolatrice. Con lui c’era un suo amico, che ad un certo punto della serata ha fatto rientro a casa lasciando Domenico al bar. Poco prima delle sette di ieri mattina il corpo del quarantaseienne è stato ritrovato in un vicolo non molto distante dal bar da un signore che abita da quelle parti e che alle 6.53 ha chiesto aiuto al 118. Caso ha voluto che due infermieri della locale struttura residenziale per anziani stessero consumando la colazione nel bar centrale di Torraca, appena hanno saputo del ritrovamento del corpo sono accorsi sul posto ed hanno tentato la rianimazione, nel frattempo è giunta l’ambulanza. Per lui non c’è stato nulla da fare. Il decesso sarebbe avvenuto tra le tre e le quattro di sabato notte. Mimmo, così lo chiamavano tutti, era ben voluto da chi lo conosceva. Da un po’ di tempo lavorava per l’impresa edile locale di Tino Fimiani che lo ricorda con affetto “ era una persona dal grande cuore. Un padre esemplare, i figli lo adoravano e lui lavorava per loro” . Era nato a Afragola ma da anni viveva a Sapri, da quando il padre, dipendente dell’Enel, si trasferì con la famiglia nella cittadina salernitana. Era padre di due figli, rispettivamente di diciassette e tredici anni. Da quando la mamma era rimasta vedova era lui a prendersi cura di lei. L’esame esterno ha confermato che si è trattato di morte naturale. Per questo motivo l’inchiesta è stata chiusa e questa mattina, la Procura dovrebbe autorizzare la consegna della salma ai familiari per i funerali. A Torraca, soprattutto, si chiedono perché l’amico è andato via lasciando Mimmo da solo. Un interrogativo a cui ha dovuto rispondere durante l’interrogatorio con i Carabinieri. La salma è stata rilasciata per i funerali.
ANTONIETTA NICODEMO