Rendere stampabile in 3D la luce del sole. Con questo progetto l’Istituto comprensivo di Santa Marina-Policastro si è aggiudicato l’ “Ultimaker Education Challenger”, concorso internazionale che punta a promuovere le potenzialità delle nuove tecnologie, ricevendo in premio una stampante 3D che servirà proprio a realizzare l’idea alla base del progetto: ossia rendere stampabile il guscio di una lampada a pannelli solari che porta la luce nei villaggi poveri del mondo, la TRILedLantern. A renderlo noto sul suo blog l’europarlamentare del M5S Dario Tamburrano che è il promotore di Presidiamo.eu, sportello che assiste le scuole nell’utilizzo dei fondi europei, e che ha portato l’opportunità scaturita dal concorso a conoscenza di diversi istituti tra cui quello di Policastro. Questi ha aderito ed è poi risultato tra i vincitori della selezione. La settimana scorsa la stampante 3D è arrivata alla scuola e si è svolta la prima lezione formativa tenuta dallo stesso Tamburrano alla presenza della Dirigente scolastica Maria De Biase molto attiva sul fronte della progettualità europea tanto da aver ricevuto nel 2014 il “Premio del Cittadino Europeo”. Il compito che i giovani alunni dell’Istituto comprensivo di S. Marina-Policastro dovranno portare a termine sarà disegnare i prototipi della nuova TRILedLantern, stamparli in 3D e collaudarne il funzionamento e l’affidabilità. Poi potranno inviare i files su cui hanno lavorato e che consentono di stampare in 3D le lampade in tutto il mondo , anche nei villaggi poveri dell’India e dell’Amazzonia in cui la corrente elettrica ancora non c’è né le popolazioni si possono permettere di pagare la bolletta. La TRILedLantern, invece, si ricarica di giorno, accumula l’energia in una batteria e la sfrutta durante la notte portando con sé la luce pulita del sole. L’Istituto di S. Marina Policastro con questo progetto abbraccia idealmente sociale, ambiente e tecnologia rendendo possibile la produzione delle lampade a energia solare nei luoghi stessi in cui esse verranno usate e permettendo di abbattere i costi di spedizione delle lanterne dall’Europa e i dazi doganali. L’autunno prossimo partiranno i laboratori per la riprogettazione e il test della lanterna.
Daria Scarpitta