Torturata dal marito perché non mette al mondo figli maschi. L’uomo, originario dell’Algeria, il prossimo 14 giugno dovrà comparire davanti al Giudice per le Udienze preliminari. Gli inquirenti hanno accertato i fatti denunciati dalla donna e alla luce di quanto è venuto fuori, chiedono che venga processato. Tutto si è consumato all’interno di una palazzina della frazione Licinella di Paestum, dove la famiglia musulmana, vive da molti anni. Secondo il racconto della 37 enne marocchina il compagno l’avrebbe picchiata, presa a calci e pugni e bruciata in più punti del corpo con pezzi di legno ardenti, perché non riusciva a dare alla luce un bambino. Dal loro rapporto sono nate quattro figlie . L’idea di non avere in famiglia un figlio maschio mandava spesso su di giri l’uomo che nei momenti di rabbia estrema arriva a maltrattare la moglie. Per gelosia la costringeva a non uscire da sola di casa e a non integrarsi con la gente del posto. In un momento di grande disperazione la donna ha chiesto aiuto ai Carabinieri. Dall’inchiesta è venuto fuori un quadro raccapricciante delle condizioni in cui era costretta vivere . Una volta il marito per costringerla ad un rapporto sessuale la minacciò di far esplodere la casa tagliando il tubo del gas. Lei, come in altre occasioni, fuggi in strada evitando la violenza. A giugno la decisione del Gup sulla richiesta del rinvio a giudizio.