Franco Alfieri rispedisce al mittente le accuse piovute sui numeri fatti registrare al voto per le primarie del Pd nella sua città. Peppe Balzamo, rappresentante della mozione Orlando in Campania, aveva annunciato per stamane due ricorsi alla Commissione nazionale di garanzia sui casi di Salerno e Baronissi e in questo contesto aveva lanciato una stoccata anche ad Agropoli: “ Come è possibile – si era chiesto – che Agropoli ha fatto registrare quei numeri. In pratica avrebbero votato tre persone al minuto. I conti non tornano” Era stato lo stesso Alfieri ad annunciare i dati ufficiali, entusiasmato per l’affluenza e i risultati del voto: 2502 sono stati i votanti, con un +8% rispetto alle primarie del 2013, di questi il 93% ha scelto Renzi permettendo alla mozione “Avanti insieme” sostenuta dal Sindaco come capolista di ottenere 3 delegati su 4 all’Assemblea Nazionale del Pd. Il primo cittadino di Agropoli, tuttavia, vista la nuova bufera che ora si sta sollevando sui suoi risultati plebiscitari, corre subito ai ripari e spiega in un post come si è arrivato a questi numeri: “Ad Agropoli – scrive Alfieri – c’è un circolo PD da sempre attivo e che con grande passione si fa trovare pronto con tantissimi volontari e simpatizzanti. Abbiamo istituito un seggio al centro della città, accessibile a tutti; nove cabine per garantire maggiore velocità nelle operazioni di voto; 16 postazioni per effettuare la registrazione dei votanti più una postazione per gli iscritti al PD. Ad Agropoli c’è stata una grande mobilitazione, una grande festa della democrazia, una comunità che, ancora una volta, ci ha sostenuto con entusiasmo e convinzione. Ad Agropoli – conclude Alfieri – c’è un Sindaco del PD che è stato eletto con il 90% dei voti. Se si parte da questo dato, non ci si può che attendere questi risultati che, tra l’altro, sono stati sottoscritti e riconosciuti dal rappresentante di lista di Emiliano”.
Daria Scarpitta