L’estate prossima si potrà viaggiare da Napoli a Paestum a bordo di un treno d’epoca. La regione Campania ha deciso di sostenere economicamente la speciale corsa per la Città dei Templi. Lo stesso convoglio storico dovrà fermare a: Pietrarsa, dove ha sede il Museo delle Ferrovie dello Stato, Pompei per una visita agli scavi ed infine a Capaccio-Paestum per una escursione nell’area archeologica, patrimonio dell’Unesco. E’ la prima volta che si ipotizza l’istituzione di un treno storico per la Città pestana. Fino ad oggi una volta partito dal capoluogo partenopeo faceva tappa solo a Pietralsa. Per la prossima stagione estiva il governo regionale ha pensato di far accompagnare i turisti in viaggio tra la storia campana anche nelle due località note per i loro prestigiosi parchi archeologici. “ Non possiamo che essere soddisfatti per l’impegno assunto dalla regione nei confronti del nostro Comune. Un convoglio d’epoca che unisce il nostro patrimonio storico agli scavi di Pompei contribuirà a fare accrescere il numero dei visitatori ai Templi che, a dire il vero, grazie all’impegno del direttore Gabriel Zuchtriegel e al decreto Francescini, sono aumentati vertiginosamente. Dai 280 mila all’anno sono passati a 400 mila” . Il treno storico per Paestum finanziato dalla regione e che Trenitalia dovrebbe attivare per la stagione estiva, è indicato nella delibera di giunta pubblicata sul Burc dell’8 maggio. Una delibera che detta gli indirizzi della mobilità per la valorizzazione turistica del territorio campano coperta, per il momento per sole 700 mila euro. Per il cilento, oltre al treno storico per Paestum, prevede come già anticipato, il prolungamento della tratta ferroviaria ad alta velocità fino a Sapri con le fermate obbligatorie intermedie ad Agropoli e Vallo della Lucania e il prolungamento dell’ AV nel Cilento e Vallo di Di Diano con servizio intermodale treno più bus. Corse pensate dal governo De Luca per consentire l’accessibilità alle aree interne che presentano attrattori per il turismo verde. Tutte linee che dovrebbero essere a servizio dei viaggiatori da giugno a settembre e che, nell’intenzione della giunta regionale, dovrebbero rendere più accessibile il parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Questi sono gli indirizzi della regione già condivisi, almeno in parte, con Trenitalia. Ora però bisogna capire se l’azienda attuerà tutto o in parte quanto indicato nella delibera, tenendo conto anche dei fondi messi a disposizione. Per quanto riguarda l’AV per Sapri, ad esempio, la regione ha obbligato la sosta ad Agropoli e Vallo ma Trenitalia pare orientata a garantirne solo una .Questa mattina Vincenzo De Luca sarà alle 10 ad Agropoli per la riapertura del presidio ospedaliero e non è escluso che, sollecitato dagli amministratori locali, sveli le stazioni scelte da Trenitalia per la sosta del frecciarossa nel cilento. Un mistero che comunque rivelerà giovedì prossimo in occasione della conferenza stampa sul collegamento dell’alta velocità fino a Sapri e sulle nuove vie del mare. Intanto, secondo indiscrezioni, nei prossimi giorni il frecciarossa effettuerà un giro di prova sulla tratta cilentana. Il nuovo orario dovrebbe entrare in vigore tra il 12 e il 13 giugno, a cavallo del voto per le elezioni amministrative che interesseranno anche Sapri e Agropoli. Chiaramente per entrambi i sindaci, Giuseppe Del Medico e Franco Alfieri, quest’ultimo al secondo mandato, la eventuale sosta dell’alta velocità nella propria Città rappresenterà l’ultimo premio per il lavoro svolto durante il mandato conferitogli cinque anni fa dagli elettori.
ANTONIETTA NICODEMO