Con il voto dell’11 giugno molti comuni del Salernitano per la prima volta dovranno attenersi alla legge sulle quote rosa. Si tratta del dispositivo entrato in vigore nel 2012 per agevolare l’ingresso delle donne nei consigli comunali. Una norma che ha già subito delle variazioni. Nei comuni al di sotto dei cinque mila abitanti, infatti, non è più necessario attenersi alla regola prevista per la validità della doppia preferenza, che resta in vigore invece nei comuni fino a quindici mila abitanti. In questi comuni, la doppia preferenza di genere è importante solo per evitare che la seconda preferenza venga invalidata. Cioè per una lista è possibile indicare due candidati consiglieri. Perché ad entrambi venga assegnato il voto è necessario che siano di genere diverso, un maschio e una donna. Se invece vengono indicati due candidati dello stesso sesso, la preferenza verrà attribuita al primo nome indicato nella scheda. La legge sulle quote rosa, però, obbliga a tutti i Comuni di costituire giunte con il 50% di donne. Quindi o elette o esterne il sindaco non potrà far mancare la presenza femminile nell’esecutivo. Una regole alla quale dovranno attenersi per la prima volta tutti e 33 i comuni salernitani chiamati alle urne il prossimo 11 giugno, ad eccezione degli Enti commissariati che già hanno dovuto fare i conti, con quanto previsto dalla legge sulle quote rosa, è il caso di: Camerota, Buonabitacolo e Sant’Arsenio. Sette i comuni al di sopra dei cinque mila abitanti e non superiore a 15 mila, tra questi : Sapri e Centola. Cinque quelli superiori a 15 mila : Agropoli, Capaccio, Castel San Giorgio, Mercato San Severino e Nocera Inferiore. Tutti gli altri comuni chiamati al voto, per lo più del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sono al disotto dei cinque mila abitanti. Le urne saranno aperte solo domenica 11 giugno dalle 7 alle 23. Subito dopo inizierà lo scrutinio. Il 25 giugno l’eventuale ballottaggio nei comuni al di sopra dei 15 mila aitanti.
ANTONIETTA NICODEMO