Il Comune di Sala Consilina aderisce allo Sprar. Anche la cittadina capofila del Vallo di Diano, per garantirsi tempi più lunghi di organizzazione e soprattutto numeri e modalità più sicure di arrivo dei migranti, ha deciso di dire sì al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati come già hanno fatto i paesi limitrofi. 41 dovrebbero essere gli extracomunitari spettanti ad una cittadina delle dimensioni di Sala Consilina ma, nel frattempo, 13 Comuni del Vallo di Diano, tra cui Sala, hanno firmato un accordo, sotto l’egida del Piano Sociale di Zona, in cui si stabilisce che il fenomeno migratorio va gestito a livello comprensoriale e non comunale. Insomma visto che cittadine come Polla o Padula stanno da tempo dando ospitalità e accoglienza agli stranieri ben oltre i numeri che dovrebbero loro spettare in base alle proprie popolazioni, questo dovrebbe avere un peso tale che altri Comuni del Vallo di Diano come Sala Consilina ricevano meno stranieri, in modo da equilibrare così la quantità di immigrati presenti nell’area.
Ora la città capofila dovrà presentare il progetto e sottoporlo ad approvazione per vedere arrivare i primi migranti, ma già nell’aria un po’ di tensione si sta vivendo su questa scelta che è stata ratificata nella giornata di martedì in consiglio comunale dalla sola maggioranza. Poco prima infatti dell’argomento Sprar, ultimo all’ordine del giorno, i consiglieri di minoranza Colucci e Cardano si sono assentati per impegni personali. Precedentemente, appena dopo il voto sul Bilancio, anche i due consiglieri del Gruppo Positivo (Santarsiere e Spinelli) avevano deciso di abbandonare gli scranni da consigliere e di mischiarsi al pubblico in polemica con l’amministrazione per la mancata modifica del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale. Positivo chiedeva che i documenti degli argomenti all’ordine del giorno venissero resi disponibili 72 ore prima della riunione del civico consesso con una modifica del regolamento mai avvenuta. Per questo motivo i consiglieri del gruppo si erano seduti in protesta tra il pubblico. “Tanto – avevano detto – non contiamo nulla”. Ma secondo il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone l’uscita di scena di tutti e 4 i consiglieri di minoranza poco prima della decisione sullo Sprar non sarebbe stata casuale. “Questa è l’opposizione che abbiamo! – ha affermato oggi Cavallone – i consiglieri in maniera subdola e vigliacca hanno lasciato il consiglio adducendo vari pretesti. Dovrebbero sapere che chi si candida deve assumersi anche delle responsabilità. Non è che si è consiglieri solo su alcuni argomenti. Quello che hanno messo in piedi è stato un sistema per scaricare sugli altri la responsabilità dell’arrivo dei migranti a Sala.”
Daria Scarpitta