Non si placano le polemiche sulla decisione di aderire allo Sprar a Sala Consilina. Anche il consigliere di minoranza Giuseppe Colucci, tra quelli additati dal sindaco Cavallone come vigliacchi per essersi assentati dal consiglio proprio al momento del voto sulla questione, vuole dire la sua in merito. “Le “fesserie” sono raccontate da chi ora vuole ergersi a difensore di principi umanitari, ma non ha spiegato perché tali principi non li ha manifestati alla cittadinanza un anno e mezzo fa” dice Colucci e fa riferimento al fatto che già nel febbraio 2016 la Giunta Cavallone aveva approvato un progetto di accoglienza integrata dei rifugiati per un ammontare di poco più di 370mila euro. “Allora- dice Colucci – la cittadinanza non venne informata e se la cosa non andò in porto fu solo perché il Comune non disponeva di locali idonei per l’accoglienza”. Successivamente poi con la Direttiva del Ministero dell’Interno sul piano di accoglienza dei migranti, con la clausola di salvaguardia per i Comuni che avrebbero aderito allo SPRAR, è maturata la volontà dell’amministrazione di aderire , ma secondo Colucci anche qui non si è parlato della deliberazione che doveva fare il consiglio comunale sull’argomento, nella conferenza dei Capigruppo il 30 maggio, né è stata data alcuna delucidazione preventiva a tale deliberazione. “Mi sono assentato dal Consiglio Comunale – spiega oggi il consigliere – soltanto per urgenti ed imprevisti motivi personali, altrimenti avrei dato il mio assenso all’adesione allo Sprar, a condizione però di conoscerne le condizioni e le modalità di gestione con i correlati aspetti economici”. Questa la sua posizione che, come per i Positivo, è alla fine favorevole allo Sprar in sé. Insomma un polverone per nulla. “ Il sindaco non punti il dito sulle minoranze – dice , però, Colucci – visto che non ha fatto sapere nulla per un anno e mezzo. Sono certo della maturità e dello spirito di accoglienza dei nostri concittadini, ma la trasparenza degli atti, la dovuta informazione ed il coinvolgimento della cittadinanza sono fondamentali, per favorire la riuscita del Progetto Sprar.”
Daria Scarpitta