Conferme e storici ritorni è quanto le urne ci consegnano dopo la lunga notte dello spoglio elettorale a Sud di Salerno con tre guizzi inaspettati nel nostro comprensorio: la vittoria a Camerota di Mario Scarpitta e della sua lista di giovani, più volte definita in campagna elettorale come “debole”, il successo de La Ginestra di Giancarlo Guercio a Buonabitacolo con la fine dell’era Curcio, e l’affermazione al fotofinish a Sapri, dopo uno scrutinio ricco di tensione, di Antonio Gentile che ha vinto sul sindaco uscente Giuseppe Del Medico con soli 14 voti di scarto. Tutti e tre i risultati non erano affatto scontati. A Camerota e Buonabitacolo è prevalso il voto di protesta contro gli ex amministratori che avevano condotto i Comuni al commissariamento, ma anche contro un establishment consolidato rappresentato nella cittadina del Mingardo dalla dinastia Troccoli da un lato, ma anche dalla classe dirigente del Pd che appoggiava Guzzo, dall’altro, e nel paese del Vallo di Diano dallo storico ex sindaco Beniamino Curcio che a lungo ha retto le sorti della comunità. A Sapri, invece, la città si è spaccata a metà nell’eterno duello che ha sempre segnato la vita amministrativa di questo Comune e che negli ultimi anni si era polarizzato attorno alle figure di Del Medico e D’Agostino. Vincono i giovani ma vince anche il delfino di D’Agostino, Antonio Gentile, con un’esperienza già delineata in opposizione come in maggioranza e perde, non riuscendo ancora una volta ad accedere al secondo mandato, Del Medico. Anche a Capaccio il sindaco uscente Italo Voza si è trovato in difficoltà, le sue percentuali, fino all’ultimo in un testa a testa con l’ex sindaco di Giungano, Palumbo e con Franco Sica, non gli hanno consentito di andare subito alla vittoria. Tra due settimane sarà ballottaggio. E per sapere chi si aggiudicherà la poltrona di sindaco bisognerà vedere come si redistribuiranno i voti degli altri candidati non usciti. In tutti gli altri Comuni non si è andato molto al di là delle previsioni. Ancora plebiscitario il risultato di Alfieri ad Agropoli che riesce a piazzare il suo vice Coppola al primo turno, distanziando alla grande gli sfidanti Abate e Caccamo. Ad Alfano la spunta un sindaco donna , l’avvocato Elena Gerardo. E’la sua prima volta al vertice del Comune, ma ha già ricoperto incarichi importanti al Piano di Zona S9 e alla Yele e la sua posizione è in continuità con la ultradecennale amministrazione di Amelia Viterale. A Laurito promossa l’azione dell’uscente Vincenzo Speranza che migliora anche la sua performance rispetto a 5 anni fa. Superconfermati ancora una volta Natalino Barbato a Stio, sindaco già per 27 anni, Ettore Liguori a Pisciotta, Carmelo Stanziola a Centola e Piccirilli a Montecorice. A Stella Cilento sull’uscente Radano a spuntarla è il dirigente dell’Istituto superiore “Parmenide” di Vallo della Lucania Francesco Massanova.Nel Diano, infine, gli elettori hanno preferito premiare le vecchie certezze e i politici di esperienza . Nonostante le disavventure di salute, tiene ancora alla grande alle pendici del Cervati il leone Vittorio Esposito che torna a reggere le sorti del Comune, dove 5 anni fa la vittoria di De Mieri aveva fatto pensare ad una volontà di svoltare rispetto al passato. Torna indietro ma torna soprattutto alla stabilità, dopo le ultime vicissitudini altalenanti, anche Sant’Arsenio che consacra Donato Pica e un modus operandi già noto e forse di questi tempi più sicuro.
DARIA SCARPITTA