Di nuovo nel mirino il sindaco di Novi Velia Maria Ricchiuti . Nella serata di ieri è stata messa in minoranza nella votazione sul bilancio. Quattro consiglieri della sua compagine, l’ex vicesindaco Giovanni Guzzo, l’ex assessore Matteo Ricchiuti, da tempo su posizioni indipendenti, Antonio Tortorella e Aniello Di Polito, e i 3 consiglieri di minoranza Adriano De Vita, Pina Speranza e Michele Guida hanno votato contro il rendiconto di gestione 2016. Solo tre i consiglieri rimasti al fianco del sindaco e consigliere regionale Ricchiuti. Una situazione di stallo che ha portato il segretario comunale a comunicare al Prefetto quanto avvenuto. Ora bisognerà attendere la decisione del massimo rappresentante di governo che potrà o inviare il commissario o concedere altri 20 giorni di tempo perché il sindaco riconvochi il consiglio e torni a portare al voto il documento finanziario. Ma, a questo punto, le speranze che il governo cittadino resti in piedi sono ormai ridotte al lumicino. Nel corso della discussione che ha preceduto il voto nel pomeriggio di lunedì sono state sollevate questioni tecniche circa gravi irregolarità nel bilancio e conti che non quadravano e critiche sul mancato coinvolgimento dei consiglieri, ma è chiaro che la boccatura è innanzitutto politica. Del resto è da quando la capogruppo Valeria Romanelli decise di dimettersi nell’agosto 2016 che le cose non si sono messe bene per la Ricchiuti. I dissidi con il suo ex braccio destro Guzzo e Ricchiuti a cui tolse gli incarichi, operando il rimpasto in Giunta , hanno avuto ora l’esito finale. E’ chiaro che il giovane sindaco, a tre anni dall’avvio del suo secondo mandato, non ha più la maggioranza in consiglio comunale e dunque neppure nel paese. Se pure venissero concessi altri 20 giorni di tempo, sarebbe difficile recuperare il gap e non è escluso che, prima della eventuale riconvocazione del consiglio, dissidenti della maggioranza e la minoranza, di comune accordo, possano recarsi dal notaio per staccare la spina all’amministrazione. Dal canto suo la Ricchiuti si dice serena. “Attendo tranquillamente le decisioni della Prefettura- in consiglio ci sono andata per affermare i miei principi e ne esco a testa alta senza scendere a ricatti o condizioni”.