Un rogo che non sembra finire mai. San Giovanni a Piro è da tre giorni sotto l’assedio delle fiamme sviluppatesi alle pendici del Monte Bulgheria, una ferita nera nel polmone verde della cittadina. L’incendio che era iniziato in località Pedale nella parte alta del paese martedì pomeriggio, lambendo quasi un’abitazione e che, dopo una prima ripresa nel corso della stessa notte, era sembrato ormai domo, è tornato ad infuriare nella giornata di mercoledì quando diversi focolai hanno di nuovo cominciato ad ardere in più punti della montagna. Le operazioni di spegnimento, frenetiche e difficili vista la zona impervia, hanno visto mobilitate tutte le forze possibili, tra Vigili del Fuoco, Carabinieri, operai e volontari. Come mostrano le spettacolari immagini realizzate da Davide Laterza, la Protezione civile del Gruppo Lucano ha presidiato a lungo la zona, adoperandosi al massimo per contenere l’incendio. Fino alle 19.30 di mercoledì è stato in servizio anche un elicottero del Servizio Boschi della Regione Campania. Sul posto, impensieriti dal perdurare dell’incendio, anche il Vicesindaco di San Giovanni a Piro, Pasquale Sorrentino, l’Assessore Gabriele Fasolino ed il Comandante dei Vigili Urbani Carmelo Fasano. Durante la notte, poi, le fiamme hanno ripreso con maggiore vigore tanto che si è reso necessario un nuovo intervento dei Vigili del Fuoco di Policastro. Questa volta infatti l’incendio ha finito per allungarsi sull’altro versante nei pressi del campo sportivo tornando a minacciare alcune abitazioni tanto che, nonostante l’accurata sorveglianza dei pompieri, alcune famiglie per timore avrebbero deciso di allontanarsi dalle loro case. L’attenzione è stata alta fino all’una di notte quando l’allarme è sembrato rientrare. Purtroppo però oggi nella tarda mattinata, oltre alla già evidente e terribile macchia nera lasciata dal fuoco alle sue spalle, si è visto il ritorno delle fiamme che hanno ripreso la loro corsa inesorabile, una vera e propria emergenza. Da chiarire anche le cause. Con ogni probabilità l’incendio è stato appiccato ed ha cause dolose, ma le temperature elevate e il leggero venticello hanno agevolato il suo propagarsi.
Daria Scarpitta