Il volto sfigurato e il pezzo di un orecchio che manca all’appello. L’autopsia sul corpo di Armando Viola, dovrà stabilire soprattutto chi o che cosa ha causato tali ferite. Sul resto del corpo non sono state riscontrate altre lesioni. L’esame autoptico dovrà anche servire a capire se il 68 enne, tra l’altro cardiopatico, è deceduto inseguito ad un malore oppure inseguito all’emorragia e se le ferite, di cui non si conoscono esattamente l’origine, risalgono a prima o a dopo la morte. Intanto, alcune delle testimonianze raccolte, spiegherebbero la ragione per la quale l’uomo è stato ritrovato senza vita tra i cespugli del terreno di proprietà di un parente dell’ex moglie. Pare che era solito recarsi da quelle parti per incontrare una donna straniera sposata. Incontro proibiti che pare fossero a conoscenza di molti. Sul fronte delle indagini i carabinieri del maresciallo Brogna non trascurano nessun elemento. Armando potrebbe essere morto inseguito da un infarto e poi ferito da un animale o dal decespugliatore usato dall ‘ex moglie per ripulire il podere del cugino. E’ stata la donna ad accorgersi della presenza del cadavere mentre tagliava l’erba con un’amica martedì mattina. I tre decespugliatori portati sul posto dalle due contadine, sono stati posti sotto sequestro per le accertamenti del caso. Ma agli inquirenti interessa prima di tutto conoscere l’esito dell’autopsia che sarà eseguita venerdì 30 giugno alle 13. Intanto la salma resta sotto sequestro presso la sala mortuaria dell’ospedale di Vallo della Lucania, dove sarà eseguito l’esame autoptico.