Soppressa la sala operativa antincendio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. A lanciare l’allarme in un una nota è il presidente della Comunità del Parco Salvatore Iannuzzi che ha inviato una lettera di protesta al Direttore generale dell’Area “Governo del territorio, Lavori Pubblici, Protezione Civile” della Regione Campania Massimo Pinto da cui sarebbe partita la riorganizzazione del servizio proprio nel pieno di una stagione che già si preannuncia di emergenza sul fronte degli incendi. “Per quanto appreso,– scrive Iannuzzi – la sala operativa risulterebbe declassata a semplice sala radio della comunità montana “Gelbison”, mentre le sale radio provinciali da sole si dovrebbero occupare della gestione delle segnalazioni, inviando a supporto della struttura di Vallo alcuni direttori delle operazioni di spegnimento provenienti da Capaccio Paestum (Foce Sele), allo scopo di sopperire alla grave carenza di tale personale, operante sul territorio, in ragione del mutamento di competenze assegnate ai “carabinieri forestale” del Parco.” Insomma, una riorganizzazione che non solo, come visto nei giorni scorsi e con i roghi di Pisciotta e Centola, rischia di non risolvere le inefficienze determinate dai cambiamenti in seno alla Forestale, ma che non terrebbe conto neppure del fatto che, proprio recentemente, la sala operativa di Vallo della Lucania era stata potenziata e dotata di un sistema di telerilevamento in grado di ridurre i tempi di intervento. “Tale struttura, – prosegue Iannuzzi- localizzata nel cuore del Parco e a servizio dell’ area protetta, è stata creata, appositamente, dalla Regione Campania per ridurre i tempi di attacco al fuoco,e i circa mille interventi annui risultano essere un dato imponente da cui non si può prescindere tanto più che l’area del Parco deve essere tutelata con ancor più maggiore attenzione.” Iannuzzi, sulla base di ciò e a nome anche degli ottanta sindaci della Comunità del Parco, chiede il deferimento del provvedimento. “Vista la stagione estiva già iniziata e l’enorme siccità – ha scritto a Pinto – è utile rinviare ad altro periodo l’eventuale rimodulazione del servizio, al fine di scongiurare possibili ritardi e disservizi nelle operazioni di spegnimento.” Il rappresentante dei sindaci del Parco si è speso anche per il “recupero attivo” anche nelle operazioni di spegnimento dei carabinieri forestali operanti in Area Parco in ragione della conoscenza unica, insostituibile ed esclusiva che hanno del territorio”. Sulla vicenda sala operativa era già intervenuto il consigliere del Parco Vincenzo Inverso chiedendo che l’ente non venisse lasciato solo nella tutela del territorio. A tutto ciò si aggiunge la lettera che il deputato Simone Valiante ha inviato al Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca per sottolineare la necessità di un passo indietro rispetto ad una decisione che l’On. definisce “paradossale per un territorio che vede ogni giorno centinaia di ettari di macchia mediterranea distrutti dalle fiamme”. “Per razionalizzare oggettivamente il servizio, – ha lanciato la provocazione Valiante- tenendo presente che i due terzi del territorio sono al sud della Provincia, dovrebbe essere chiusa la sala operativa di Salerno e potenziata quella di Vallo della Lucania.”
Daria Scarpitta