Il Cilento comincia ad emergere con tutto il suo fascino e le sue opportunità anche in ambito rurale. Ed ecco perché, messi da parti i vessilli blu relativi al mare, anche nella consegna delle Spighe Verdi, un riconoscimento che sta guadagnando sempre più spazio, il territorio a Sud di Salerno fa la parte del leone. Sono state assegnate oggi, infatti, presso il Ministero dell’Ambiente a Roma le bandiere blu dell’agricoltura , le “Spighe verdi” appunto, un premio ideato dalla Fee, la stessa del vessillo blu, in collaborazione con Confagricoltura e che per il 2017 ha visto raddoppiare il numero dei Comuni premiati, dai 13 del 2016 ai 27 di quest’anno. In Campania, seconda tra le 11 Regioni insignite della Spiga per numero di riconoscimenti assieme alla Toscana e dopo le Marche, sono ben 5 i paesi a potersene fregiare di cui 3 cilentani. Sono Spighe Verdi 2017 in Campania i Comuni rurali di Massa Lubrense nel napoletano e poi Positano, Agropoli, Pisciotta e la new entry Ascea. Un riconoscimento dunque che si va ad aggiungere a quelli blu che gli stessi Comuni già vantano e che è stato assegnato sulla base di un iter procedurale, messo a punto secondo lo schema UNI-EN ISO 9001-2008. Diversi gli indicatori presi in considerazione perché in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità, tra cui il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche; l’educazione allo sviluppo sostenibile; l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti. “Spighe Verdi” è uno strumento che punta a valorizzare il patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale d’iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione. “Il nostro paese può ritrovare nella sua natura rurale,un nuovo impulso di sviluppo sostenibile” ha detto Claudio Mazza presidente di FEE Italia . “Agricoltura e sostenibilità sono due realtà indissolubili – gli ha fatto eco il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – e dal loro rapporto dipenderà molto del futuro del nostro territorio”.
Daria Scarpitta