Solo in questo primo scorcio di estate 2017, da metà giugno ad oggi, sono andati in fumo in Campania ben 2461 ettari di superfici boschive, l’ 84% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016. La Provincia di Salerno la più colpita con 963 ettari pari al 37% del totale della superficie regionale bruciata. Sono questi i numeri da capogiro, aggiornati al 12 luglio, elaborati da Legambiente sulla base dei dati raccolti dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Copernico e che vanno a comporre il “Dossier Incendi” realizzato dall’associazione ambientalista. .“Il dato più rilevante- commentano da Legambiente Campania- è che la gestione dell’emergenza incendi è stata segnata fino ad ora da troppi e ingiustificati ritardi a livello regionale e nazionale. Ad oggi la Campania , insieme al Lazio non ha ancora approvato il Piano AIB 2017 (piano antincendio boschivo) e le relative modalità attuative per organizzare la prevenzione, il lavoro a terra, e gli accordi con i Vigili del Fuoco e con la Protezione Civile. Per sconfiggere gli incendi serve sinergia tra gli enti, invece sul territorio ai ritardi vanno aggiunti il mancato coordinamento, il numero insufficiente delle squadre di operai forestali e soprattutto l’assenza di strategie e di misure di adattamento al clima. In questo quadro si inserisce anche il processo di riorganizzazione delle funzioni dell’ex Corpo Forestale ora assorbito nell’Arma dei Carabinieri e i ritardi nazionali dovuti al fatto che il Governo e i Ministeri competenti non hanno ancora approvato i decreti attuativi necessari al completamento del passaggio di competenze, personale, strumenti e mezzi per quanto riguarda l’antincendio boschivo, in modo da garantire su tutto il territorio squadre operative per gestire l’emergenza e svolgere le attività di prevenzione. E le aree protette in questi giorni hanno fatto le spese anche dei ritardi nell’aggiornamento de piani AIB dei parchi che deve predisporre il Ministero dell’Ambiente. Allo stato attuale risultano 13 piani AIB vigenti, denuncia ancora Legambiente, otto con l’iter non ancora concluso e due Parchi, (tra cui quello del Cilento e Vallo di Diano), con il piano antincendi recentemente scaduto e da aggiornare. In questo quadro Legambiente assegna un ruolo fondamentale anche agli Enti Locali che devono impegnarsi attraverso la realizzazione e l’ aggiornamento costante del Catasto delle aree percorse dal fuoco, finalizzato alla predisposizione dei vincoli di uso dei suoli, al fine di impedire speculazioni economiche sulle aree dove si sono verificati incendi, ma anche nelle attività di prevenzione degli incendi attraverso la cura e tutela del territorio, attraverso lo studio e la predisposizione di misure di mitigazione del rischio.
Daria Scarpitta