Hanno ridato le chiavi al Comune e se ne sono andate questa mattina le suore di Vibonati. A circa un anno da quando la vicenda che le ha viste protagoniste è iniziata, è arrivato il finale che tanti cittadini, anche con una manifestazione pubblica e recentemente con una raccolta di firme di solidarietà, avevano tentato di evitare. Le Suore Ancelle di Santa Teresa sono tornate nella loro sede principale di Vallo della Lucania. Tutto era iniziato il 31 luglio 2016 quando la maggioranza in consiglio comunale deliberò la rescissione del contratto, stipulato nel 1993, con cui il Monastero di San Francesco di Paola a Vibonati veniva concesso a titolo gratuito in comodato d’uso alle suore. Il sindaco Franco Brusco contestò che le religiose all’interno del convento svolgevano attività imrpenditoriale di adffittacamere con una società privata di Roma. Di qui la decisione di rientrare in possesso della struttura.L Ma la vicenda delle religiose “sfrattate” dal Monastero creò un’eco in paese, portando alcuni cittadini ad organizzarsi per trovare un’intesa con il Comune. La proposta che le suore si spostassero nell’area nuova del convento e il Comune riprendesse in mano la parte storica, già oggetto di finanziamento per una ristrutturazione, sembrava aver accontenato le parti e la questione pareva avere trovato una soluzione .Fino a stamane, quando le suore hanno lasciato definitivamente il convento . “Ho fatto il possibile per fare in modo che restassero- ha detto il sindaco di Vibonati Franco Brusco- anche una nota pubblica dove le invitavo a ripensare alla decisione di andare via . Da parte loro evidentemente c’è stata la volontà di fare altre scelte”. Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo di opposizione al Comune di Vibonati Manuel Borrelli: “Un altro pezzo di storia di Vibonati che se ne va via per sempre. Purtroppo le suore sono state messe in condizione di andarsene. Speriamo che il convento non sia ora oggetto di attività speculative”.
Daria Scarpitta